Carissimo direttore,
vorrei esprimere una domanda da insegnante in pensione che opera come volontario a Portofranco e aiuta gli studenti e le studentesse delle scuole superiori, è la domanda che sento sussurrata da tanti giovani e che arriva a me, povero e impotente. La domanda è perchè la riapertura delle scuole al 90% venga a coincidere con un bombardamento di verifiche e interrogazioni?
Io non so rispondere, mi fanno tenerezza questi ragazzi e queste ragazze che devono reggere la barca nel mare in tempesta. Io capisco che molti di loro non ce la fanno, questo mi è evidente perchè se vi sono stati studenti che con la Dad hanno imparato a studiare meglio, ve ne sono altri che hanno disimparato a studiare.
Questa domanda che mi arriva io non ho la presunzione nè di capirla nè di rispondervi, spero che il mondo della scuola la prenda sul serio, perchè non è la domanda di chi non vuol fare nulla, bensì di chi vuole ritrovare un rapporto, di chi pensava che riapertura della scuola significasse riattivare il fascino di un rapporto.
Questo desiderio c'è, è il desiderio di ritrovare la vera natura della scuola, il suo essere rapporto umano, il suo essere un'amicizia che va alla scoperta della realtà. Questa esigenza di rapporto c'è, è imponente, chiede degli adulti che la sappiano prendere sul serio!
Spero di trovare non risposte o analisi, ma rapporti.
Grazie
Scuola: dopo la DAD una pioggia di verifiche e interrogazioni
21/04/2021 - Gianni Mereghetti