UN DIRIGENTE PENSIONATO A FORZA

28/05/2021 - Vittorio Ciocca

Gentile direttore, le chiedo di ospitare la presente lettera aperta alla dottoressa Augusta Celada - Responsabile dell’USR Lombardia. Ho molto riflettuto sulla risposta ricevuta dalla Sua collaboratrice dott.ssa Morena Modenini (Dirigente Ufficio Secondo) dove, sostanzialmente, al diniego della mia richiesta di trattenimento in servizio vengono addotte due motivazioni. La prima è riferita al requisito di avere “riconosciuti progetti didattici internazionali svolti in lingua straniera”; detto riconoscimento, a mio modesto parere, deve essere ritenuto in capo all’Ente interessato, in questo caso E-Twinning, che l’ha approvato. L’Istituto Comprensivo Franceschi di Trezzano sul Naviglio. che attualmente ancora dirigo, non ha mai improvvisato alcunché. L’attenzione allo scambio culturale verso altri Paesi è testimoniato, in tempi non sospetti anche da una pubblicazione di Marco Filippazzi, atleta paraolimpico che nel suo libro “Il mondo della scuola incontra la polisportiva milanese”, a pagina 9 cita: “Su richiesta di un’insegnante di educazione fisica di Trezzano sul Naviglio, a suo tempo responsabile italiana del Progetto “Comenius” (scambi didattici con docenti di altri Paesi) vengo invitato a presentare il mio progetto anche ad insegnanti di educazione fisica provenienti da Turchia, Slovacchia, Francia...”. Chiaramente il periodo pandemico ha limitato tutti i progetti e gli scambi “fisici” sono spariti. La seconda motivazione è articolata in due passaggi: la decisione del trattenimento in sevizio deve avere “natura eccezionale e derogatoria” e“tale facoltà deve essere esercitata in funzione dell’efficiente andamento dei servizi, valutando le esigenze dell’amministrazione”. Sempre a mio modesto avviso, l’efficace andamento dei servizi non può essere compromesso dalla mia dirigenza che avrebbe il solo scopo di proseguire un’efficiente organizzazione dell’istituto laddove il periodo pandemico ha, da una parte, interrotto molte delle iniziative messe in campo dalla scuola e che debbono essere riprese; dall’altra accompagnare il termine dell’emergenza pandemica verso il ripristino della “normalità”. Nella convinzione di non essere indispensabile, tuttavia voglio esprimere il mio rammarico per un rapporto con l’USR che ho sempre pensato diverso: la conclamata collaborazione tra detto Ufficio e le singole istituzioni scolastiche, ho sempre pensato fosse biunivoca e mi trovo, di fatto, a fine carriera, a subire un esame che ha previsto una “bocciatura”; così come sono rimaste inascoltate le richieste di colloquio a più riprese tentate da parte mia e da diversi miei collaboratori, per non parlare della lettere inviate dai docenti, dal Consiglio d’Istituto e dall’Associazione Genitori.

Distinti saluti.