Il Movimento per i Diritti del Cittadino Malato vuole dare un contributo e un supporto al cittadino, interpretando i dubbi, le incertezze e le difficoltà nella comunicazione sulle cure domiciliari dei pazienti affetti da Covid-19. Ringraziamo il dottor Giampiero Montecchio, Presidente dell'associazione dei medici di base dell'Abbiatense, per la disponibilità e la collaborazione. Come avviene la presa in carico del paziente Covid-19? In caso di sospetto Covid-19, il medico di famiglia, noto in ambito istituzionale come medico di medicina generale, valuta il paziente e segnala il caso sulla piattaforma dell’Agenzia di Tutela della Salute (ATS), dispone l’isolamento fiduciario fino al ricevimento dell’esito del primo tampone richiesto. Il tampone molecolare viene fatto anche nel nostro ospedale di Abbiategrasso, la prenotazione ha tempi molto rapidi anche il giorno seguente. Se il test diagnostico è positivo inizia il trattamento domiciliare in “vigile attesa”, il medico monitora quotidianamente la progressione dell’infezione da Covid-19 e inserisce i dati della valutazione nel portale dell’ATS. Se le condizioni cliniche peggiorano il paziente viene ricoverato in ospedale mentre se rimangono stabili, dopo 18-21 giorni, il paziente viene contattato da ATS per effettuare un secondo tampone molecolare in assenza di sintomi da almeno tre giorni. Se il tampone è negativo l’isolamento fiducia rio termina e il paziente torna alla sua vita sociale e lavorativamente se è positivo il paziente prosegue l’isolamento e ATS lo ricontatta dopo sette giorni per effettuare un nuovo tampone molecolare. Quali sono i pazientiCOVID-19 con sintomatologia lieve che potrebbero essere curati a casa? Per caso lieve si intende la presenza di sintomatologia simil- influenzale: febbre >37,5°C, malessere, tosse mal di gola, congestione nasale, mialgie e cefalea in assenza di dispnea e disidratazione. Il paziente deve rivolgersi al medico di famiglia che dopo un’attenta valutazione clinica darà le indicazioni del caso. Quali parametri clinici sono da considerare nella terapia domiciliare? È essenziale l'utilizzo del saturimetro, un piccolo apparecchio che rileva la quantità di ossigeno nel sangue e la saturimetria (l’ossigenazione nel sangue). La saturimetria è un parametro importante per la gestione del paziente: in pazienti sani adulti, non fumatori, è considerata normale una saturazione superiore a 95%. Con l’aumentare dell’età, dopo i 70 anni, la capacità di saturazione può presentare valori al di sotto di 94%.Il valore soglia di sicurezza per un paziente Covid-19 domiciliato è 92% di saturazione dell’ossigeno. Il paziente deve comunicare al proprio medico valori di saturazione di ossigeno inferiori a 92%.Gli Alpini di Abbiategrasso hanno donato ai medici di famiglia un numero notevole di saturimetri da consegnare in comodato d'uso ai pazienti sprovvisti. Quale terapia farmacologica è indicata a domicilio? I farmaci indicati dal Ministero della Salute per chi presenta sintomi lievi, come per esempio in caso di febbre o dolori articolari o muscolari sono il paracetamolo e gli anti-infiammatori non steroidei (a meno che non esista una controindicazione all’uso). Evitare di utilizzare farmaci senza indicazione del medico. Che cosa si intende con “vigile attesa”? Il concetto di “vigile attesa” nei soggetti a domicilio asintomatici o paucisintomatici, indica il costante monitoraggio dei parametri vitali e delle condizioni cliniche del paziente. È fondamentale ritrovare il rapporto medico-paziente, è un rapporto di per se terapeutico, la relazione agisce come fattore curativo perché influenza direttamente o indirettamente la terapia in atto senza distinzione di patologia. Il medico conosce e valuta differenti parametri oltre la patologia pregressa e l’andamento del trattamento terapeutico, valuta per esempio la situazione familiare del paziente e la capacità di ricevere un’adeguata assistenza domiciliare.