L’arcivescovo di Monaco e Frisinga Reinhard Marx ha presentato le sue dimissioni a Papa Francesco per l’inaccettabile gestione della piaga sugli abusi di minori in Germania, con sacerdoti e vescovi che non si assumono le loro responsabilità: sacerdoti e vescovi omertosi che non combattono i colleghi pedofili.
Francesco ha rifiutato le dimissioni rispondendo che devono insieme fare delle riforme e soprattutto “chiedere la grazia della vergogna”.
Per prima cosa mi chiedo cosa significhi fare delle riforme: vuol forse dire che le regole e leggi vaticane, oggi, offrono salvacondotti ai pedofili?
Inoltre, NO, non è la “grazia della vergogna” che deve risolvere questa piaga aberrante bensì la capacità di decidere, di espellere dalla Chiesa tutti i pedofili, far togliere loro l’abito talare perché una cosa penso sia indiscutibile: chi abusa di un bimbo o di una bimba non può essere testimone di Cristo, non può per nessun motivo indossare un abito che nel Suo ricordo gli conferisca rispettabilità. Punto. E se i teologi hanno bisogno di riflettere significa che fra la parola di Cristo e la Chiesa si è aperta una faglia incolmabile.
VATICANO E PEDOFILIA: URGE UNA DECISIONE
14/06/2021 - Roberto Bellia