Carissimo direttore, che alcuni commentatori abbiano chiamato i maturati del 2021 maturati di serie B e' indegno ed è' segno di un modo astratto di considerare quello che accade.

I maturati di quest'anno altro non sono che ragazzi e ragazze che hanno mostrato di saper affrontare la situazione, quale che sia, mantenendo vivo il rapporto con lo studio in un momento di grande emergenza. Altro che maturati di Serie B!

Sono anzi la testimonianza di una grande capacità di sapersi muovere in una situazione contraddittoria e pericolosa avendo a cuore ciò che nella vita vale. Per questo che abbiano tenuto vivo lo studio e le domande di senso che sono diventate più stringenti rende loro un grande merito, bisogna così al posto di confronti assurdi con altre maturità saper cogliere e riconoscere ciò di cui sono stati capaci i maturati del 2021.

E in primo luogo ciò di cui sono testimoni è del valore dello studio, che anche in una condizione d'emergenza studiare è occasione di conoscenza. Questo è affascinante di questa generazione, che abbiano mantenuta viva la curiosità e la tensione a conoscere.

Sarebbe interessante e significativo che gli insegnanti, al posto di perdersi nelle procedure, cerchino di capire le ragioni e le motivazioni che hanno reso capaci questi ragazzi e ragazze di correre l'avventura della conoscenza.

E' auspicabile che nessuno guardi questi maturati come di serie B ma neanche di serie A, sono semplicemente studenti e studentesse che hanno affrontato il loro momento cercando di capire quello a cui li provocava, a dare un senso a ciò che è diventato disarmonico, e quindi a trovare un nuovo modo di affrontare la realtà con il senso che continua ad avere.