Sembra che per sopravvivere al riscaldamento ambientale la sostituzione del parco auto alimentate da derivati fossili sia indispensabile, sembra che solo così l’ambiente potrà ripulirsi.
Questo è quanto afferma l’economia verde che sospinge l’ideologia verde: faremo soldi se le persone accetteranno i nostri dogmi. Sì, perché di dogmi sembra trattarsi.
Per portare avanti questa eco-economia occorrono quelli che l’International Energy Agency chiama “minerali critici” che vanno da rame, nickel, litio e cobalto fino alle terre rare, minerali gestiti in alcuni casi fino al 70% e per le terre rare al 90% dalla Cina.
Ohibò, l’Occidente che vede nella Cina il principale ‘nemico’, Biden docet, e studia piani per imporgli comportamenti a lei sgraditi, per portare avanti i suoi progetti più ‘ambiziosi’, deve prostrarsi davanti ad essa: come non definirlo sviluppo oltre che sostenibile anche lungimirante.
Inoltre, più l’Occidente diventerà green peggio andranno le cose, infatti sarà bene non trascurare quelli che i filosofi ecologici ritengono dettagli trascurabili che però decisamente a me tali non sembrano: per costruire un’auto elettrica occorre una quantità di ‘minerali critici’ sei volte superiore a quelli necessari per un’auto tradizionale.
Se l’Occidente ‘evoluto’ volesse centrare l’obiettivo della decabornizzazione il consumo di questi minerali salirebbe nei prossimi vent’anni al 40% per rame e terre rare, al 60-70% per nickel e cobalto e a più del 90% per il litio, cosa che farebbe proliferare la schiavitù infantile attualmente sfruttata nelle miniere africane: con buona pace dei ‘buoni’, che allineano nelle loro schiere nientemeno che Papa Francesco, i quali si preoccupano di ripulire l’aria dei loro loft, che è cosa buona e giusta, e volgono altrove lo sguardo quando si parla di schiavitù infantile per non dover rispondere alle loro coscienze, ammesso che il politicamente corretto preveda ancora la loro esistenza.
Scusate il disturbo.
"GREEN": E´ TUTTO "VERDE" QUEL CHE LUCCICA ?
21/06/2021 - Roberto Bellia