Carissimo direttore, la città è esplosa in una istintiva e incontrollata voglia di libertà, come era naturale aspettarsi. È un liberi tutti che ha dentro anche la sensazione dello scampato pericolo e che vuole rimuovere ciò che è stato, il lungo e faticoso periodo di lockdown. Ora anche per le mascherine almeno all'aperto i giorni sono contati e si tornerà a guardarsi in faccia, presenza a presenza.
Si fa largo ciò che tutti desideriamo, la ripresa di quella socialità che ci è mancata tanto e che ora vogliamo ritessere.
Però io non posso condividere la rimozione del passato che molti vogliono fare, sarebbe eliminare una parte fondamentale della mia storia, una parte in cui sono stato quanto mai teso a riscoprire il senso della vita, una parte in cui vi sono persone care che se ne sono andate in Paradiso, una parte in cui ho perso amici e studenti, una parte ricca di esperienze umane eppure lacerata da una ferita profonda.
Questo liberi tutti che elimina il passato non mi corrisponde, io voglio riprendere, voglio ripartire a tutta forza, ma vi è una sottile traccia di tristezza in questa ripresa ed è' un bene, perché mi fa memoria che chi mi fa riprendere non è' il mio vitalismo, e' il tocco della energia creatrice di Dio.
RIPARTIAMO .. E UNO SGUARDO AL PASSATO
23/06/2021 - Gianni Mereghetti