Egregio direttore, l’informazione ha un ruolo essenziale nel trattare il tema della sicurezza stradale, e per questo vorremmo invitarla a collaborare con noi per migliorare la comunicazione degli incidenti nell’Abbiatense.
Quando si scrive: “strada pericolosa”, “auto impazzita”, “curva assassina”, si crea nel lettore la sensazione che l’accaduto sia un evento casuale, sorprendente, imprevedibile, mentre quasi sempre all'origine c'è un comportamento umano scorretto. La strada è inerte, un’auto non può perdere la ragione, una curva se ne sta ferma al suo posto. Chi guida non è prigioniero impotente delle circostanze, spesso ha una responsabilità attiva nell’evento dannoso, magari era distratto o correva a velocità eccessiva.
Prenda a esempio la cronaca dei due incidenti sulla 494 alla Soria della settimana passata: “(...)Purtroppo quello è un punto estremamente pericoloso; nonostante il semaforo chi arriva a tutta velocità non consente a chi si deve immettere di farlo in sicurezza”. Qui causa ed effetto sono scambiati: a essere pericolosi sono i conducenti che non rispettano limiti di velocità, semaforo e precedenze, la strada è solo il luogo dove avvengono gli abusi.
Ecco, a noi piacerebbe semplicemente che su questo dato riflettesse il cronista che si trova a raccontare un incidente stradale, per capire meglio cause e responsabilità.
le parole sono importanti
06/07/2021 - Fiab - Abbiateinbici