un grande del ciclismo; van der poel

06/07/2021 - Giuseppe Rischio

Egregio Direttore, chi scrive è un vecchio appassionato di ciclismo, da bambino mi entusiasmavano i duelli Bartali/Coppi. Perché questa introduzione? Per descrivere il gesto del corridore olandese Van Der Poel al Tour De France che, a dirla tutta, mi ha proprio commosso.

Ha vinto la seconda tappa di questo Tour conquistando la maglia gialla e appena tagliato il traguardo ha indicato il cielo con un dito, volendo così salutare il suo grande nonno Raymond Poulidor, l’eterno secondo del ciclismo anni 60/70, quasi a volergli dire: “ce l’ho fatta!”.

Poulidor salì otto volte sul podio del Tour de France senza mai indossare la maglia gialla (arrivando una volta addirittura a 2 secondi dal primo). Sono questi piccoli gesti che fanno grande il ciclismo.

Caro Direttore, prima di chiudere vorrei raccontare un piccolo aneddoto (anche se è inventato dimostra lo spirito dei grandi campioni), quando Jacques Anquetil, suo grande rivale ma anche amico, era in ospedale in condizioni critiche (morì poco dopo) Pulidor andò a fargli visita, Anquetil come lo vide disse: “Raymond anche stavolta arrivi secondo!”.