Carissimo direttore, venerdì 20 agosto inizia il Meeting di Rimini e inizia in presenza, nel rispetto delle regole anticovid, però - e questo è importante - di nuovo il Meeting è in presenza.
Questo è ciò che vale il fatto di tornare a incontrarsi in presenza, e questo dà speranza a tutti, che dentro il dramma di questo anno e mezzo sia rimasto vivo il desiderio di incontrare gli altri. Di fatto questa è la cifra dell'esistenza, che chi vive non si difende dagli altri, ma li cerca, li incontra.
Questo fatto, che il Meeting è in presenza, fa cogliere l'importanza del tema di quest'anno, il coraggio di dire io. E' una sfida interessante quella posta dal Meeting perchè chiede a tutti di venire allo scoperto e di testimoniare il tipo di io che abbiamo scoperto in questo periodo pur difficile.
Il coraggio di dire io è il coraggio che in questi mesi abbiamo imparato da Mikel Azurmendi, è il coraggio di un abbraccio, di essere abbracciati e di aver imparato ad abbracciare.
Così mi entusiasma ripercorrere i saloni del Meeting come occasione decisiva per dire un io pieno dell'Altro e degli altri, non un io isolato che vuol sopravvivere, ma un io che vuol vivere tutto in compagnia degli altri.