FANTASIE DEMOCRATICHE

06/09/2021 - Roberto Bellia

Ogni giorno sfogliando i giornali leggo di persone le quali, mosse da ottime intenzioni, sostengono che non bisogna imporre i comportamenti virtuosi con le leggi bensì convincere le persone a tenerli semplicemente con l'esempio.

Che si tratti di obbligo vaccinale, di esportazione della democrazia o di difesa dei diritti civili di uomini e, soprattutto, donne costoro sostengono che bisogna dare l’esempio, mostrare a chi sbaglia quanto sia bello comportarsi civilmente.

Io sono un sostenitore dell’esempio come miglior mezzo educativo ma ad un’ovvia precondizione: dare l’esempio a chi ha la mia stessa base culturale.

Siete contrari all’obbligo vaccinale? Bene aboliamolo tutte le vaccinazioni e dimostriamo con l’esempio che si possono sconfiggere morbillo e poliomielite: che intanto prosperano.

Siete convinti che l’esempio di una democrazia funzionante sia la via migliore per convincere i dittatori? Bene mostriamo a Xi Jinping e al regime cubano che la libertà di espressione e le libere elezioni sono un bene per tutti e aspettiamo che le concedano ai loro popoli: che intanto sono imprigionati.

Lottiamo per il sacrosanto diritto all’eguaglianza delle donne? Tranquilli mostriamo ai talebani i traguardi raggiunti in Occidente da donne libere ed istruite e mettiamoci tranquilli aspettando di applaudire le loro iniziative in favore delle donne: che intanto da bimbe diventano donne sposando dei vecchi.

Viviamo tutti su un unico ripiano chiamato mondo, ma mentre per qualcuno questo ripiano è sostenuto dall’alto tramite le funi della libertà e dell’evoluzione per altri poggia sulle palafitte inamovibili della superstizione e, peggio ancora, delle regole religiose fondamentaliste.

Come si possono convincere con l’esempio i no-vax nonostante muoiano a decine di coronavirus (quale esempio migliore!), come si può contagiare col desiderio di evoluzione una cultura che crede che tutto ciò che si può o non si può fare sia già stato scritto oltre 1300 anni fa?

Per favore, meno buonismo, anche se in buona fede, e più senso della realtà.