Sono una cittadina albairatese seriamente preoccupata per le future generazioni. Ho appena terminato di leggere il libro di Roberto Mezzalama "Il clima che cambia l'Italia ".E' una lettura che consiglio a tutti. L'umanità sta dichiarando guerra alla natura, voglio portare a conoscenza del male che l'uomo sta apportando al nostro pianeta per questo voglio farvi conoscere il grido d'allarme sullo stato del pianeta pronunciato dal segretario generale delle Nazioni Unite il 2/12/2020 alla Columbia University Antonio Guterres. La natura reagisce sempre e lo sta già facendo con crescente forza e furia. La biodiversità sta crollando. Un milione di specie sono a rischio di estinzione. Gli ecosistemi stanno scomparendo davanti ai nostri occhi. I deserti si stanno diffondendo. Le zone umide si stanno perdendo. Ogni anno perdiamo 10 milioni di ettari di foreste. Gli oceani sono sovra-sfruttati e soffocati dai rifiuti di plastica. L'anidride carbonica che assorbono sta acidificando i mari. Le barriere coralline sono sbiancate e stanno morendo. L'inquinamento atmosferico e idrico sta uccidendo 9 milioni di persone ogni anno, più di sei volte l'attuale bilancio della pandemia. E con le persone e il bestiame che invadono ulteriormente gli habitat degli animali e frammentano gli spazi selvaggi, potremmo vedere più virus e altri agenti patogeni passare dagli animali all'uomo. Oggi due nuovi autorevoli rapporti dell'Organizzazione metereologica mondiale e del Programma Ambiente delle Nazioni Unite spiegano quanto siamo vicini alla catastrofe climatica. Il 2020 è stato uno dei tre anni più caldi mai registrati. Il calore dell'oceano è a livelli record. Quest'anno oltre l' 80 % degli oceani del mondo ha subito ondate di calore marino. Nell'Artico, il 2020 ha visto un calore eccezionale, con temperature di oltre 3 gradi Celsius sopra la media e più di 5 gradi nella Siberia Settentrionale. Il ghiaccio marino artico a ottobre è stato il più basso mai registrato. Il ghiaccio della Groenlandia ha continuato il suo declino perdendo una media di 278 miliardi di tonnellate all'anno. Il permafrost si sta sciogliendo e quindi rilascia metano, un potente gas a effetto serra. Nel frattempo, le politiche climatiche devono ancora raccogliere la sfida. Le emissioni sono ancora più alte del 62 % rispetto a quando iniziarono i negoziati internazionali sul clima nel 1990.Oggi ci troviamo a 1,2 gradi di riscaldamento e stiamo già assistendo a condizioni climatiche estreme. Ci stiamo dirigendo verso un fragoroso aumento della temperatura, da 3 a 5 gradi Celsius in questo secolo. La scienza è chiarissima: per limitare l'aumento della temperatura a 1,5 gradi Celsius sopra i livelli preindustriali, il mondo ha bisogno di ridurre la produzione di combustibili fossili di circa 6 % ogni anno da qui al 2030.Invece il mondo sta andando nella direzione opposta, pianificando un aumento annuo del 2 %.Le conseguenze dell'assalto stanno ostacolando i nostri sforzi per eliminare la povertà e mettono a repentaglio la sicurezza alimentare. Le attività umane sono alla base della nostra discesa verso il caos. Ma questo significa che l'azione umana può aiutare a risolverlo. Fare pace con la natura è il compito determinante del secolo. DEVE ESSERE LA MASSIMA,LA MASSIMA PRIORITA' PER TUTTI OVUNQUE.NON C'E' PIU' TEMPO DA PERDERE,CHE FUTURO VOGLIAMO LASCIARE AI NOSTRI FIGLI E NIPOTI?
GRIDO D´ALLARME
09/10/2021 - Cesarina Banfi