GRIDO D´ALLARME

09/10/2021 - Cesarina Banfi

Sono una cittadina albairatese seriamente preoccupata per le future generazioni. Ho appena terminato di leggere il libro di Roberto Mezzalama "Il clima che cambia l'Italia ".E' una lettura che consiglio a tutti. L'umanità sta dichiarando guerra alla natura, voglio portare a conoscenza del male che l'uomo sta apportando al nostro pianeta per questo voglio farvi conoscere il grido d'allarme sullo stato del pianeta pronunciato dal segretario generale delle Nazioni Unite il 2/12/2020 alla Columbia University Antonio Guterres. La natura reagisce sempre e lo sta già facendo con crescente forza e furia. La biodiversità sta crollando. Un milione di specie sono a rischio di estinzione. Gli ecosistemi stanno scomparendo davanti ai nostri occhi. I deserti si stanno diffondendo. Le zone umide si stanno perdendo. Ogni anno perdiamo 10 milioni di ettari di foreste. Gli oceani sono sovra-sfruttati e soffocati dai rifiuti di plastica. L'anidride carbonica che assorbono sta acidificando i mari. Le barriere coralline sono sbiancate e stanno morendo. L'inquinamento atmosferico e idrico sta uccidendo 9 milioni di persone ogni anno, più di sei volte l'attuale bilancio della pandemia. E con le persone e il bestiame che invadono ulteriormente gli habitat degli animali e frammentano gli spazi selvaggi, potremmo vedere più virus e altri agenti patogeni passare dagli animali all'uomo. Oggi due nuovi autorevoli rapporti dell'Organizzazione metereologica mondiale e del Programma Ambiente delle Nazioni Unite spiegano quanto siamo vicini alla catastrofe climatica. Il 2020 è stato uno dei tre anni più caldi mai registrati. Il calore dell'oceano è a livelli record. Quest'anno oltre l' 80 % degli oceani del mondo ha subito ondate di calore marino. Nell'Artico, il 2020 ha visto un calore eccezionale, con temperature di oltre 3 gradi Celsius sopra la media e più di 5 gradi nella Siberia Settentrionale. Il ghiaccio marino artico a ottobre è stato il più basso mai registrato. Il ghiaccio della Groenlandia ha continuato il suo declino perdendo una media di 278 miliardi di tonnellate all'anno. Il permafrost si sta sciogliendo e quindi rilascia metano, un potente gas a effetto serra. Nel frattempo, le politiche climatiche devono ancora raccogliere la sfida. Le emissioni sono ancora più alte del 62 % rispetto a quando iniziarono i negoziati internazionali sul clima nel 1990.Oggi ci troviamo a 1,2 gradi di riscaldamento e stiamo già assistendo a condizioni climatiche estreme. Ci stiamo dirigendo verso un fragoroso aumento della temperatura, da 3 a 5 gradi Celsius in questo secolo. La scienza è chiarissima: per limitare l'aumento della temperatura a 1,5 gradi Celsius sopra i livelli preindustriali, il mondo ha bisogno di ridurre la produzione di combustibili fossili di circa 6 % ogni anno da qui al 2030.Invece il mondo sta andando nella direzione opposta, pianificando un aumento annuo del 2 %.Le conseguenze dell'assalto stanno ostacolando i nostri sforzi per eliminare la povertà e mettono a repentaglio la sicurezza alimentare. Le attività umane sono alla base della nostra discesa verso il caos. Ma questo significa che l'azione umana può aiutare a risolverlo. Fare pace con la natura è il compito determinante del secolo. DEVE ESSERE LA MASSIMA,LA MASSIMA PRIORITA' PER TUTTI OVUNQUE.NON C'E' PIU' TEMPO DA PERDERE,CHE FUTURO VOGLIAMO LASCIARE AI NOSTRI FIGLI E NIPOTI?