Le sorti dell’ospedale Costantino Cantù di Abbiategrasso stanno saldamente in cima ai pensieri e alle preoccupazioni del Comitato Intercomunale Popolare per la difesa dell’Ospedale, ma non è affatto chiaro se le stessa cosa riguardi l’Assessorato regionale al Welfare di Regione Lombardia, la cui titolare è da meno di un anno la vicepresidente Letizia Moratti subentrata all’ex assessore Giulio Gallera. Un dubbio più che legittimo in considerazione del fatto che i rappresentanti del Comitato e della Consulta comunale sui temi dell’Ospedale e dei Servizi socio-sanitari, che il 19 maggio di quest’anno, in occasione della visita del governatore Attilio Fontana all’hub vaccinale di via Ticino, furono da lui dirottati verso l’assessore competente, ma in questi 7 mesi non hanno ancora avuto udienza né da lei né dai suoi funzionari, pur avendo ripetutamente sollecitato la necessità di un incontro. Così questa mattina il Comitato lancia un pubblico appello, attraverso la seguente nota inviata alle redazioni dei giornali: «In questi giorni fino al 26 novembre - spiegano i responsabili del Comitato - si discute in Regione la revisione della legge sanitaria 23 del 2015 che enfatizza il coinvolgimento dei territori per decidere il futuro anche dell’ospedale Cantù.La cosa sta però avvenendo senza in realtà avere ancora ascoltato i 14 sindaci dei Comuni dell’Abbiatense che ancora recentemente hanno inviato all’assessore Moratti l’ennesima richiesta di incontro. In supporto ai nostri sindaci - prosegue il comunicato - il Comitato chiede a quanti (singoli cittadini, commercianti, associazioni) hanno partecipato alla raccolta delle firme e ancora non le hanno riconsegnate, di farle pervenire ad Enrica Galeazzi (da sempre in prima linea nella battaglia per la difesa del nostro ospedale, ndr) contattandola al numero 3474341034: sarà infatti sua cura riunirle e presentarle al presidente dell’Assemblea dei sindaci dell’Abbiatense, Marco Marelli, primo cittadino di Morimondo, di modo che gni cittadino che abbia firmato possa accompagnare così idealmente i nostri sindaci in Regione Lombardia». Un gesto - si legge tra le righe della parte finale del comunicato del Comitato Popolare Intercomunale per la difesa dell’Ospedale Cantù - che esprime al contempo la disponibilità dei firmatari anche a presenziare di persona, se necessario e possibile, per manifestare il proprio disagio e chiedere di riavere finalmente un ospedale adeguato.
OSPEDALE, FIRME A RACCOLTA !
26/11/2021 - O.L.