Carissimo direttore, ieri sera ho partecipato alla presentazione del libro di poesie “Coeur Scorbatt” di Luigi Balocchi e mi ha molto colpito l'umanità di questo simpatico poeta dialettale, un'umanità attenta e curiosa, tesa a scoprire la bellezza della vita. Mi hanno molto colpito le poesie che lui ha letto, i ritratti di personaggi di Abbiategrasso in cui emerge la loro tensione vitale, il suo amore per il Ticino in cui si immerge con un abbraccio totale, la nebbia, la carne, le ferite della vita. Nella presentazione di ieri sera ho incontrato un uomo vivo, una persona che cerca con tutto se stesso degli spiragli di luce, delle aperture di speranza. La sua poesia è una immersione nella vita e lui con le parole che vengono dal nostro amato dialetto riesce a far venire alla luce la forza dell'umano. Balocchi ha molto presente il dramma di questo nostro tempo, la stretta del covid, e con la sua poesia ci apre a orizzonti più ampi che non sono teorie intellettuali, ma ciò che lui vive passando attraverso il cuore e la ragione. Questo ieri sera ho imparato dall'amico Luigi, che ogni parola che noi diciamo è un segno che apre alla vita e che sfida a cogliere in noi stessi il trampolino di lancio verso la vita così che cessiamo di lamentarci delle nostre condizioni e abbiamo a ritrovare il bello dell'esistenza, il suo essere un'avventura affascinante verso il destino.
Grazie a Luigi per la sua testimonianza, una sfida a vivere che mi porto nel cuore.
L´UMANITA´ DI LUIGI BALOCCHI
14/12/2021 - Gianni Mereghetti