IL PIEDE DIABETICO E I DOVERI DELLA REGIONE

27/11/2020 - Federico Taglietti

La Libertà di venerdì 20 novembre ha dedicato una pagina al piede diabetico dal titolo “Piede diabetico una mano al Cantù” ed in particolare all’interrogazione a risposta scritta presentata il 13 novembre dal dott. Michele Usuelli, Consigliere Regionale, al Presidente del consiglio lombardo che riguarda da vicino l’ospedale di Abbiategrasso il cui reparto piede diabetico è considerato dall’autore punto di riferimento per tutta la Regione e anche oltre, basta guardare da dove arrivano i pazienti con questa patologia. Successivamente il dott. Usuelli riassume ed illustra le problematiche del piede diabetico ed elenca le qualità che deve avere il reparto; a questo punto afferma che quanto riportato è una fotografia del centro piede diabetico di Abbiategrasso prima della pandemia. Purtroppo ora le sale operatorie sono chiuse e l’anestesia è limitata (ed io aggiungo che 28 letti del reparto sono diventati covid). in vista di un nuovo poas, conclude chiedendo all’assessore competente quali azioni intende intraprendere al fine di definire le caratteristiche dei centri per il trattamento del piede diabetico e quali sono le risorse affinché questi centri possano lavorare. In evidenza è riportata la seguente frase di Marini: “Al termine dell’ emergenza, il servizio abbiatense avrà le caratteristiche per accogliere i malati complessi? Tante le domande in attesa di risposta”. Personalmente avrei affermato che è obbligo e dovere della Regione attuare tutti i provvedimenti necessari per riportare il reparto piede diabetico nella situazione lodevole prima della pandemia, se ci. non fosse possibile si perderebbe uno dei pilastri dell’ospedale già ridotto nella sua attività negli ultimi anni per la soppressione di alcuni reparti ed alla dipendenza dei reparti chirurgia e medicina dall’ospedale di Magenta e di riduzione di altre attività per cui si arriverebbe allo smantellamento dell’ospedale stesso. Abbiategrasso ed il suo circondario non meritano una simile situazione. Ricordo alla Direzione dell’ospedale di Magenta ed alla Dirigenza ASST che hanno negato l’esistenza dello smantellamento dell’ospedale che la realtà è ben diversa. Colgo l’occasione per ringraziare il Comitato Popolare Intercomunale che si batte per l’ospedale Cantù ed invitare l’Amministrazione ed il Sindaco ad interessarsi con più volontà e decisione del nostro Ospedale. Sarebbe utile conoscere la risposta della Regione.