Carissimo direttore,
il dato di questi giorni non è che la scuola ha ripreso in presenza, è che dentro la scuola vi sono molti adulti e molti giovani che hanno riscoperto il bisogno di un rapporto fisico, quotidiano e non perchè la scuola sia presenza e non sia online nè viceversa, ma perchè la scuola è educazione, è la traiettoria degli sguardi. Qui sta il valore della scelta fatta, che si è voluto affermare che la scuola è luogo di rapporto. Certo lo è anche la dad, lo può essere se vissuta come strumento di un rapporto che è qualcosa che viene prima della Dad come della presenza. Con la ripresa della scuola dopo le vacanze natalizie e con l´assedio dell´Omicron si sta giocando una sfida decisiva, non ha vinto la presenza contro la Dad, nè la follia contro la precauzione, ha vinto la ripresa dell´educazione, il bisogno che vi sia un rapporto diretto, in cui chi educa e chi è educato sono entrambi arricchiti nella loro umanità, perchè accettano l´altro come ricchezza. E´ per l´insegnante una ricchezza lo studente con la sua vivacità e le sue domande, è per lo studente l´insegnante una ricchezza con il timbro della sua cultura, la domanda di senso che la caratterizza. Vi è oggi una grande apertura di speranza, si è accesa dentro la scuola una luce vivida e non entra nella dinamica degli scontri che vi sono stati di carattere politico, è la luce dell´umano, questo oggi si domanda che dentro la scuola torni ad essere tessuto il filo rosso dell´umano. Si sta così aprendo una nuova strada, molti avrebbero scelto per opportunismo, sia da una parte sia dall´altra, ma la scelta oggi vincente è quella che chiede di poter seguire un altro, diverso da sè, nella cui umanità si percepisce un barlume di destino. In fondo perchè si va a scuola? Perchè è un´occasione di trovare qualcosa che riempia di senso la vita.
RITORNO A SCUOLA: RIPRESA DELL´EDUCAZIONE
12/01/2022 - Gianni Mereghetti