Per l'elezione del Presidente della Repubblica abbiamo assistito al famoso gioco dell'oca, dopo cinque giorni si è tornati alla casella di partenza.
Il centro destra aveva il maggior numero di grandi elettori e, da non crederci, ci ritroviamo un Presidente di sinistra.
Da mesi Mattarella andava dicendo di non voler più candidarsi, aveva già fatto gli scatoloni, cercava casa, salutava commosso il C.S.M. augurando loro buon lavoro con il nuovo Presidente, veniva fotografato mentre andava a messa nella sua parrocchia a Palermo, con tanto di bambini che lo salutavano emozionati (roba da "libro Cuore").
Però Mattarella una letterina ai due rami del Parlamento, in cui dichiarava di rinunciare alla rielezione, si era dimenticato di scriverla.
Nel contempo i Media di regime hanno elogiato lo spirito di sacrificio del Presidente e il centro destra ci è cascato un'altra volta.
Vorrei comunque precisare che lo spirito di sacrificio, con quella remunerazione e quella dimora al Quirinale, l'avrebbe avuto anche chi scrive.
Nel contempo, Giuliano Amato è stato nominato Presidente del C.S.M. Avete fatto caso che tutti i suoi componenti diventano presidenti sei mesi prima del termine del loro mandato? Sarà una questione di soldi? Non credo.
Ringrazio per l'ospitalità
La favoletta del 12esimo Presidente
14/02/2022 - Giuseppe Rischio