RADDOPPIO DEI BINARI E DEVASTAZIONE DEL PARCO DELLA FOLLETTA

24/02/2022 - _

Grazie al Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, quello stesso Piano che ha permesso al Governo di commissariare il progetto di Tangenziale più devastante per il territorio abbiatense, questo inizio di anno vede concretizzarsi l'ipotesi di raddoppio ferroviario tra Albairate e Abbiategrasso.
Qualcuno in buona fede, tanti fregandosi le mani, auspicano il raddoppio. Tutti, chiaramente, prendono parola e si muovono per il bene dei pendolari e della cittadina, ma dietro questa bandierina si nascondono interessi di bottega, di partito, elettorali e soprattutto economici.
In riunioni a porte chiuse interlocutori di rilievo discutono, proclamano, sentenziano, tracciano righe su mappe e cartine.
Su stampa e social media rimbalzano notizie più o meno veritiere e alimentano voci imbarazzanti sia nella pratica che nella sostanza.
Nessuno invece si interroga veramente sull'aspetto collaterale più importante: questo raddoppio devasterà la vita di chi? Quali case verranno espropriate e abbattute? La vita di chi, in nome del benessere del pendolare, per gli interessi di un piano funzionale ai flussi finanziari e speculativi europei, verrà stravolta e impoverita?
Sottotraccia, nel silenzio più totale degli attori implicati in questo affaire, il Vice Sindaco Albetti auspica senza imbarazzo che, con il raddoppio ferroviario, venga avviato il collegamento del QUARTIERE FOLLETTA con VIALE PAOLO VI, CANCELLANDO IL PARCO PUBBLICO DELLA FOLLETTA, STRAVOLGENDO LA VITA DI BAMBINI e BAMBINE, RAGAZZI e RAGAZZE, FAMIGLIE CHE QUEL PARCO LO VIVONO QUOTIDIANAMENTE. Un quartiere popolare che vive già una moltitudine di fatiche economiche e sociali, e che resiste grazie anche a quel fazzoletto di verde, sprofonderà nella miseria sotto l'ennesima colata di asfalto e cemento.
Non sappiamo se e quando questi malsani progetti si realizzeranno.
Non sappiamo se questi progetti siano solo fantasie politiche.
Sappiamo però che inorridisce il solo fatto che politici, tecnici e faccendieri li abbiano potuti pensare. A Milano ci piace andare, ci dobbiamo andare, tutte e tutti. Ma il prezzo di questa svolta non deve essere pagato, per l'ennesima volta, da chi vive nei quartieri popolari, già abbandonati da politiche e istituzioni.
Con l'augurio che si inizi un dibattito serio su mobilità e benessere di TUTTA LA COLLETTIVITÀ noi siamo qua e non ci faremo portar via le nostre case e le nostre vite nel silenzio e nella rassegnazione.


IL PARCO DELLA FOLLETTA NON SI TOCCA
IL PArco GIardino dell'ANNUNZiata NON SI TOCCA
NO TANGENZIALE
Gli e le abitanti del quartiere Folletta
Folletto 25603
Rete di Salvaguardia Territoriale