Caro direttore, alcune settimane or sono avevi ospitato un intervento dell'amico Achille Albini, che suggeriva l'esternalizzazione della stazione ferroviaria, elencando tutti i vantaggi della soluzione (tantissimi) e gli svantaggi (pochissimi e che toccherebbero una piccolissima parte di cittadini).
Oggi leggo un intervento simile su altro settimanale locale, che ne parla come dell'uovo di colombo.
Pochi anni fa anch'io avevo proposto sulle tue pagine questa soluzione, che è senza dubbio quella che porterebbe vantaggi di vivibilità diversi in Abbiategrasso (eliminazione totale dei passaggi a livello, sparizione dai parcheggi del centro delle macchine dei pendolari, via le biciclette giornalmente agganciate attorno al castello, possibilità di ampliare l'Allea ecc.).
Ma allora perché non scegliere questa soluzione? Il motivo lo si evince dal fatto che il progetto del raddoppio è ancora quello di decenni or sono. Le uniche novità di cui si parla sono date dalle proposte avanzate dalla nostra Amministrazione in tema di passaggi a livello.
Nessuno degli organi competenti del progetto si è preso la briga di verificare se le condizioni e le necessità siano cambiate nel tempo. Dal punto di vista degli organi centrali è arrivato il momento di realizzare il raddoppio, i tempi sono ridotti e non si può ripartire da zero.
Bene (dicono loro) ripartiamo da dove ci eravamo fermati. Questo è il problema. La mancanza di volontà, di disponibilità e di tempo, per fare le cose come servirebbero davvero oggi. Visto dal punto di vista loro, si è aspettato sin troppo tempo (decenni), anche per colpa delle indecisioni locali.
Adesso il progetto deve essere fatto? Lo si fa e basta. Si potrebbe fare meglio? Non se ne parla neppure! O si fa così o non si fa. Davanti a questo ricatto probabilmente non si può fare altro che alzare le mani e prendere quello che passa il convento. Purtroppo.
LA STAZIONE FUORI DAL CENTRO, PERCHE' NON SI FARA'
03/03/2022 - Danilo Ermetici