Putin ha dichiarato guerra all'Ucraina per smilitarizzare e denazificare il Paese, è una dichiarazione che ricorda altre tragiche dichiarazioni che sono finite in orrendi conflitti. Il pretesto è il Donbass, dove la popolazione di lingua russa è la maggioranza e subirebbe una grave discriminazione.
La realtà è la volontà di potere che muove il dittatore russo, una volontà che si è imposta all'interno eliminando ogni opposizione, che poi di fatto ha preso possesso del medioriente ed ora ha attaccato l'Ucraina per conquistarla.
È tempo perso fare analisi di supposte ragioni economiche o razziali, questa è una guerra di potere, Putin inizia con l'Ucraina a prendere possesso dei paesi di confine con l'Europa e chissà quando si fermerà.
Quella di Putin è una logica di potere, un potere che si giustifica da se stesso, un nuovo e moderno potere totalitario che ha come strumento le armi, si afferma con la violenza. È l'esito di una logica nichilista in cui l'umano non esiste più e vale solo il potere, potere di affermarsi contro tutti.
Non vi è altro da fare contro il potere se non l'antipotere, e questo ha una forma, il dialogo, questo oggi bisogna affermare, una volontà incontenibile di dialogo che smascheri la faccia violenta e orrenda di Putin e avvii un cammino di pace.
Bisogna contrastare Putin con le sanzioni e assieme alle sanzioni con una volontà di dialogo.
PUTIN DITTATORE
04/03/2022 - Gianni Mereghetti