Egregio direttore, in questi giorni il pensiero fisso ,che non lascia mai la mente, è il dramma della guerra, le distruzioni e la sofferenza del popolo ukraino. Ascolto continue valutazioni e analisi critiche di persone esperte sul problema, ed anch'io non riesco a tralasciare una mia modesta opinione(non suggerimento: e chi sono io per avere tale pretesa ?).
Da anziano docente liceale di storia continuo a ritenere che Putin sia del tutto ignorante dell'insegnamento che la storia ci offre (le tragedie del secolo scorso e quelle di tutti i tempi).Mi viene in mente quanto scriveva il filosofo Rousseau a proposito della prima delle tre spartizioni della Polonia (1773−1793−1795):citando a memoria: «Se non potete impedire che vi inghiottano fate almeno che non riescano a digerirvi».
Quei giovani e che, invece di scegliere rifugio all'estero, rimangono o rientrano per imbracciare il fucile, consapevoli del sacrificio cui vanno incontro.
Da ultimo: la gente che si reca e vive nei rifugi, quei bambini anche in fasce, mi richiamano le catacombe degli inizi della nostra storia dell'era cristiana. Scusandomi per la lunghezza ,termino( ora devo asciugare queste noiose lacrime).
Novara 2 Marzo, mercoledì delle ceneri.
CHI IGNORA LA STORIA E CHI PIANGE
04/03/2022 - Umberto Masperi