Il piano di espansione dell’aeroporto Malpensa preoccupa i sindaci del Castanese che si sono attivati per garantire la tutela del territorio e della salute dei cittadini. «Viviamo in un’area verde protetta, pregiata e ricca di corsi d’acqua che continua ad essere compromessa da una presenza ingombrante. – afferma Giorgio Braga, sindaco di Robecchetto con Induno – Il “Masterplan Malpensa 2035” prevede in particolare una ulteriore espansione sul territorio della vicina Lonate Pozzolo nel cuore della brughiera. Insieme ad altri sindaci ho espresso la mia assoluta contrarietà perché in generale si dovrebbe operare per migliorare la qualità della vita dei cittadini, non per peggiorarla con una espansione senza controllo dell’aeroporto che comporterebbe un aumento esponenziale dell’inquinamento acustico e atmosferico». I Sindaci di Nosate, Turbigo, Vanzaghello, Robecchetto con Induno e Castano Primo lo scorso 11 aprile si sono recati a Milano per incontrare, presso Palazzo Lombardia, i rappresentanti degli enti preposti e avanzare le proprie osservazioni al Masterplan: Regione Lombardia, Sea, Enac e Alfa (società che gestisce il depuratore di Sant’Antonino). «Abbiamo formalizzato l’invio di un documento unitario a questi enti con le nostre osservazioni alle integrazioni al Masterplan Malpensa 2035. – spiega Braga – Nei nostri territori insistono tutte le rotte in atterraggio verso l’aeroporto e, in particolare di notte, anche i decolli del cargo. Pertanto, l’impatto dovuto all’espansione verso Sud dell’area e del traffico Cargo prevista dal Masterplan non è di secondo piano e genera serie preoccupazioni. La salvaguardia della “Brughiera di Malpensa e Lonate” nella sua interezza non può essere messa in discussione. Si tratta di un habitat unico nel sud Europa, all’interno del Parco Lombardo della Valle del Ticino». La distruzione della “Brughiera di Malpensa e Lonate” comporterebbe la sottrazione di un habitat naturale a diverse specie animali, provocherebbe, una nuova procedura di infrazione comunitaria legata a Malpensa con potenziali sanzioni da parte della Commissione Europea. Il sindaco Braga sostiene che in merito alla Brughiera bisogna essere chiari: «o ha le caratteristiche per essere un’area SIC (Sito di interesse comunitario) /ZPS (Zone speciali di conservazione), come indicato dagli studi dal Parco Lombardo della Valle del Ticino e implicitamente convalidati da Regione Lombardia stessa, o non le ha». Nel Masterplan si rileva che lo sviluppo dell’area Cargo verso Sud all’interno dell’attuale sedime aeroportuale sarebbe già in grado di supportare un aumento del 100% dell’attuale traffico merci, passando dalle attuali 500.000 tonnellate annue circa a 1.000.000. Inoltre, al suo interno, contempla già implicitamente la possibilità futura della realizzazione della Terza Pista, che in passato ha incontrato una fermissima opposizione da parte del territorio, senza tuttavia prenderla in esame con le relative ripercussioni di vario genere, semplicemente dicendo che per ora non si fa. I Sindaci del Castanese chiedono che venga posta una limitazione oraria certa ai voli cargo notturni, a maggior ragione alla luce di una proposta di previsione di un più che raddoppiato traffico merci su Malpensa da qui al 2035. Infine, sul Depuratore di S. Antonino, che è anche il recettore degli scarichi dell’Aeroporto di Malpensa, servono maggiori garanzie. Pur ammettendo un netto miglioramento della situazione generale dell’impianto con la nuova gestione di ALFA S.r.l., i dati rilevati da Arpa comunque a volte sono fuori tabella.
DAL CASTANESE NO AL MASTERPLAN MALPENSA 2035
15/04/2022 - Sindaci del Castanese