Carissimo direttore, sabato sera, 7 maggio, pensavo di andare alla presentazione di un bel libro quale di fatto è il Mistero di Anna in cui Mario Dupuis racconta l'origine e la storia di Ca' Edimar, un luogo di accoglienza per i giovani. Non è stata solo la presentazione di un libro, ma una sfida a ritrovare uno sguardo sulla realtà e sugli altri che di solito io non ho perchè fermo a quello che io penso sia vero e sia giusto. Così sabato sera ho ricevuto un bel contraccolpo, perchè nessuno mi ha spiegato una storia che ora si può mettere in archivio, bella ma di un po' di anni fa. Nulla di tutto questo, ciò che è accaduto con Anna è per l'oggi, riguarda il modo con cui io guardo oggi ogni altro. Ciò che mi ha ribaltato è che vi è uno sguardo più vero di quello che io ho di fronte al bisogno, che è quello di chiedermi che cosa io posso fare per chi si trova in una condizione di sofferenza o di disagio. E da questa domanda scaturisce l'affanno del fare, una risposta sempre inefficace e inadeguata. Io sono così, ma sabato sera ho incontrato un altro sguardo, quello di Mario Dupuis il quale di fronte alla figlia Anna, nata cerebrolesa e vissuta quindici anni priva di ogni autonomia, non si è chiesto che cosa fare per lei, la sua domanda è stata un'altra, quella che gli ha portato don Giussani, ma tu Anna chi sei? Chi sei per me?. Questo mi ha colpito e commosso, mi sono trovato di fronte ad uno sguardo vero, uno sguardo teso a riconoscere il mistero dell'altro, la profondità del suo essere. Questa è una sfida che mi interroga dentro la vita quotidiana, io sono segnato da sconfitte e da lacerazioni che fanno male e vorrei trovare la medicina per guarirle, Mario Dupuis mi ha provocato a riguardare tutto lasciando entrare un altro sguardo, non il mio che riduce, ma lo sguardo che sa riconoscere nell'altro il mistero che mi viene incontro e mi cambia. Così sabato ho capito che la carità è una questione di conoscenza, la carità è lo sguardo a me, svela il mio bisogno di essere amato, così che io ho bisogno dell'altro per conoscere me stesso. Altro che la presentazione di un libro, sabato sera ho incontrato un uomo che mi ha detto di guardare meglio, perchè in ciò che mi è successo e mi succede, in ogni persona che ho incontrato e incontro, il Mistero mi parla. Che avventura affascinante la vita!
QUEL MISTERO DI ANNA MI INTERPELLA
13/05/2022 - Gianni Mereghetti