Carissimo direttore,
molti ritengono che Berlusconi sia intramontabile, con questo giudizio considerano la sua candidatura, io invece l'ho presa come sollecitazione a riflettere sulla vecchiaia. Senza dare nessun giudizio su Berlusconi io sto avvertendo la vecchiaia come un indebolimento che però non mi porta a chiudermi in me stesso ma a chiedermi che cosa mi chiede questa nuova condizione di vita. Qui sta la sfida della vecchiaia, io non sono più come prima, il mio fisico sta cedendo, questo mi chiede un nuovo modo di affrontare, con la stessa voglia di vivere che fa i conti con la mia nuova realtà. Così in questo periodo mi sto accorgendo che non sono più capace di iniziativa, che devo fare un passo indietro per non intralciare l'impeto giovanile, ma che questo non significa ritirarsi, bensì dare ciò che l'esperienza mi ha insegnato, la ricchezza che porto nel cuore. Con un importante accorgimento, che ciò che io porto come coscienza, la offro alla libertà di chi è più giovane di me e che senz'altro ha modalità e forme più consone alle domande di oggi. Questa è la vera saggezza di un vecchio, che sa che i giovani vivono in modo nuovo ciò di cui lui ha fatto esperienza.
BERLUSCONI? MI FA RIFLETTERE SULLA MIA VECCHIAIA...
12/08/2022 - Gianni Mereghetti