Carissimo direttore, voglio comunicarti la mia commozione per la serata in Santa Maria Nuova che ha aperto le iniziative a 60 anni dall'intitolazione a Basilica Romana Minore. Una serata di grande qualità artistica, segnata dai canti del Coro Cantate Domino diretto da Paolo Percivaldi e dalle fotografie della basilica fatte con grande professionalità da un giovane egiziano, Ahmed Elnaif. I canti mi hanno colpito perché eseguiti con grande intensità e fatti in modo da educare i presenti ad entrare nelle pieghe del mistero. La forza e l'unità del Coro Cantate Domino hanno testimoniato ancora una volta come sia importante il canto nella vita della comunità cristiana. Sono stati i canti a dettare il ritmo della meditazione ed è grazie a loro che le letture hanno aiutato ad entrare nel mistero della Chiesa, luogo in cui la comunità vive, prega e canta. Con i canti in piena armonia vi sono state le fotografie di Ahmed che hanno aiutato tutti i presenti a guardare ogni piega della basilica. Ahmed con le sue fotografie ci ha fatto alzare lo sguardo per stare davanti ad ogni particolare della Chiesa di Santa Maria Nuova. Così abbiamo potuto vedere meglio la bellezza della basilica, Ahmed ce l'ha riconsegnata perché potessimo meravigliarci di nuovo. In piena armonia con i canti le fotografie di Ahmed ci hanno portato a guardare con più vivacità ciò che di affascinante la basilica porta inscritto nelle sue mura e nelle sue volte. Ciò che mi commuove è che un ragazzo musulmano abbia fissato con le sue fotografie la bellezza di una chiesa cattolica: il lavoro fatto da Ahmed mostra che la bellezza è di tutti, basta ascoltare la voce del cuore per accorgersene. Un ragazzo musulmano che sa cogliere e fotografare i tratti artistici di una chiesa cattolica mi ha commosso, è la testimonianza viva di una costruzione insieme. Ahmed ci ha testimoniato che il rapporto tra persone di origini diverse e di religioni diverse non si limita ad accettare l'altro, ma diventa un entrare nel punto di vista dell'altro, un farlo proprio: questo ha fatto capire a tutti Ahmed, che uno quando incontra l'altro vuole conoscere e cogliere la sua ricchezza. Ahmed ha fatto così, ci ha fatto riguardare la nostra basilica con maggior profondità: un giovane da cui abbiamo tutti da imparare.