Carissimo direttore, scrive mons. Mario Delpini sulla Proposta Pastorale per l'anno 2022-2023: "Abbiamo bisogno di riflettere sulla preghiera ... Non intendo proporre una enciclopedia della preghiera, ma incoraggiare a verificare il modo di pregare delle nostre comunità. Ho l'impressione che sia una pratica troppo trascurata da molti, vissuta talora come inerzia e adempimento, più che come necessità della vita cristiana. Cioè della vita vissuta in comunione con Gesù, irrinunciabile come l'aria per i polmoni. Abbiamo bisogno di pregare, di metterci alla presenza del Signore per ascoltare la sua Parola, aprirci al dono del suo Spirito, entrare con confidente abbandono in comunione con il Padre." Mi ha colpito questo richiamo del vescovo alla preghiera, perchè ha sfondato una mia consuetudine per cui io prego per delle mie necessità che ritengo importanti: se penso a quando ho pregato tanto è stato quando chiedevo a Dio di far tornare mia moglie o di fronte al dramma della malattia prossima alla morte di miei famigliari e amici. E giustamente ho sempre pregato perchè Dio realizzasse i miei desideri, ma spesso Dio ha portato le cose da un'altra parte. Qui mons. Delpini mi sfida a vivere la preghiera come domanda di Gesù, io è di Lui che ho bisogno, non che mi vadano bene le cose. Io voglio imparare questa modalità di pregare che coincide con la vita, la certezza che io ho bisogno solo di Gesù!