Spettabile redazione, riprendo la mia segnalazione dello scorso mese di maggio. Qualcosa era sicuramente migliorato, e il numero degli autobus a motore spento durante la sosta al capolinea di piazza Vittorio Veneto era senz'altro aumentato. Lontano dal 100% ma aumentato. Poi siamo andati dentro a un'estate tra le più torride del secolo e la nostra pazienza è a sua volta aumentata. Stare sotto il sole a certe temperature poteva essere davvero complicato e faticoso. E così ci siamo spesso tappati le orecchie e il naso (per la puzza di gas di scarico). Ma adesso, oggi, in questo preciso momento? Non ci sono più 35 gradi, l'afa asfissiante, il caldo feroce. Allora perché i conducenti hanno mediamente ripreso a tenere i motori sempre accesi? Anche alla sette del mattino come ad esempio ha fatto proprio oggi per circa 10/15 minuti il lussuoso pullman che porta alcuni bambini a una scuola privata della zona? Possiamo dire che non è cambiato niente e che nel nostro Paese vale sempre il vecchio detto "passata la festa gabbato lo santo”? Sì, temo proprio - ahimè - che possiamo. Siamo forse una società che non vuole regole e dove il singolo mediamente non si cura di rispettarle e di avere un po' di attenzione nei confronti del prossimo? Temo purtroppo di sì. Inquinamento acustico e ambientale? Ciao. Aumento del costo dei carburanti? Ciao, tanto il pieno di gasolio mica lo paga il conducente... Con buona pace dei controlli e delle autorità preposte a controllare. Che delusione e che amarezza... PS: il tempo di scrivere queste poche righe ed ecco un altro dei nostri eroici conducenti fermo a motore acceso. E tra poche ore ci toccano pure le giostre: rumori assordanti per giorni e giorni, luci sparate sin dentro gli appartamenti, sporcizia ovunque, servizi igienici a cielo aperto, probabili attività di spaccio diffuso. Con tutto lo spazio che c'è intorno alla nostra cittadina bisogna per forza fare entrare il calciinculo nei nostri soggiorni? Che tristezza...
BUS A MOTORE ACCESO, CI RISIAMO
14/10/2022 - Cesare