Un ritorno a casa per il canoista, originario proprio della città ducale
Un riconoscimento importante quello che nella serata di ieri il Consiglio comunale di Vigevano ha conferito a Simone Lunghi, conosciuto ormai da tutti come “l’angelo dei Navigli”, nativo proprio della città ducale. Lunghi è stato premiato perché con le sue imprese, volte a valorizzare i Navigli, anche attraverso un’azione coordinata di pulizia e recupero di luoghi degradati, ha dato lustro alla città, dove per altro è cresciuto dal punto di vista sportivo e professionale nel glorioso Canoa Club Vigevano, che ha sfornato atleti arrivati ad indossare la maglia azzurra come Marco Previde Massara (campione del mondo) e come lo stesso Simone Lunghi.
«Sono emozionato e al tempo stesso onorato nel ricevere questo riconoscimento – ha detto il canoista, da anni nello staff della Canottieri San Cristoforo – Un anno fa, esattamente il 7 dicembre, ricevevo dalle mani del sindaco di Milano l’Ambrogino d’oro. Con questa onorificenza è come se si chiudesse un cerchio; quando 15 anni fa arrivai a Milano lasciai l’acqua (l’elemento che preferisco) per fare l’istruttore di fitness. La vita mi ha portato lontano prima di riabbracciare la mia grande passione: la canoa. Ora è un po’ come se l’acqua del Naviglio (che poi è la stessa del Ticino) mi avesse riportato a casa, non solo metaforicamente, ma nel vero senso del termine»
Vigevano, Milano, ma anche Abbiategrasso nella tua storia professionale: qual è il legame con la nostra città? Esistono dei luoghi qui che ti ispirano nuovi progetti?
«Mio padre ha lavorato per 40 anni alla Banca Popolare di Abbiategrasso, della quale è stato anche vicedirettore – racconta Simone Lunghi – Molto saggiamente considerava il percorso che compiva ogni giorno al di qua e al di là del ponte sul Ticino come uno spartiacque. Gli serviva per non portare mai a casa le questioni legate al lavoro e, viceversa, evitava accuratamente che le fatiche familiari (con tre figli maschi potete immaginare) interferissero con la sua attività. Anche io ho lavorato per un certo periodo ad Abbiategrasso (nella palestra ex Bbf, poi Big Gym) e in canoa ho scoperto potenzialità incredibili. Sarebbe veramente fantastico poter avviare una scuola di canottaggio, anche perché nel tratto che va verso Milano la corrente è pazzesca. Meno noto, ma proprio per questo ancor più affascinante, il ramo che conduce a Bereguardo, bellissimo da fare sia in canoa, sia in sup: Le idee, e le persone con le quali poterle realizzare, non mancano: l’ideale sarebbe poter partire da un evento iniziale, in modo da saggiare il terreno e capire quale possa essere la risposta a livello di interesse del pubblico».
Definire Simone Lunghi sembra impossibile (ma è questo il bello), diciamo però che esiste un filo rosso in grado di collegare tutte le tue imprese: il Lunghi istruttore di canoa, il divulgatore di storie e aneddoti sui Navigli, quello che estrae centinaia di bici all’anno dall’acqua, quello che organizza eventi di beneficenza o porta le donne dei reparti oncologici a pagaiare si muove sempre con una consapevolezza ovvero, raccontare le origini di una città (in questo caso Milano, nutrita dal cordone ombelicale dei Navigli) in modo tale da riuscire a pensare ad un futuro più sostenibile.
Quali altre imprese ti aspettano?
«Sto cercando su larga scala di coinvolgere persone volontarie, artisti, personaggi famosi che con il loro talento e la loro creatività possano trasformare un momento come la pulizia di un parco o l’estrazione di biciclette dal Naviglio in un’occasione di bellezza. Recuperare uno spazio degradato, piuttosto che far rivivere un muro deturpato mentre si assiste alla creazione di un’opera d’arte è un’esperienza che dà piacere e che può arrivare a migliorare le persone. A livello personale poi ho l’ambizione di compiere due grandi imprese mondiali, che abbiano come denominatore comune l’elemento acqua. Una di queste, posso anticipare, dovrebbe essere in Cina. Non aggiungo altro un po’ per scaramanzia, ma ancor più concretamente perché muovendomi praticamente da solo sono consapevole di quanto possa essere complicato ottenere tutti i permessi necessari».
Nel frattempo ti vedremo ancora in tv?
«Mai dire mai - conclude Simone - L’esperienza su Rai 2 con “Nudi per la Vita” è stata interessante. Il docu-reality aveva come scopo quello di sensibilizzare, in maniera divertente, i telespettatori alle prassi di prevenzione per il tumore al seno e il risultato mi pare sia stato gradevole per il pubblico (non è semplice andare in tv, parlare di tumore e fare share). Nel quotidiano, con la Canottieri San Cristoforo, abbiamo avviato un progetto che porta a pagaiare le donne, impegnate nell’affrontare una battaglia importante contro le malattie oncologiche. Utilizziamo imbarcazioni molto capienti così che le pazienti possano decidere anche di portare i loro car giver e talvolta la dottoressa o l’infermiera dalle quali sono assistite. Con questi gruppi si vivono momenti molto intensi e, posso assicurare, ci si diverte parecchio».
SIMONE LUNGHI PREMIATO IERI SERA DAL COMUNE DI VIGEVANO
11/11/2022 - Eleonora Aziani