Egregio direttore, abito ad Abbiategrasso in via Luciano Manara, una strada impreziosita da alcune delle ville più belle della città e tutto sommato non lontana dal centro: percorrendola fino in fondo e proseguendo oltre il semaforo si arriva in via Magenta e da lì in corso San Pietro, che anche se sembra un luogo dimenticato dagli abbiatensi è a un passo da corso Italia e da piazza Marconi.
Tutti questi luoghi, belli e invidiabili, hanno però ahimè una caratteristica odiosa in comune: sono cosparsi di escrementi canini, o deiezioni che dir si voglia.
È una cosa sconcia. Che rende la città, potenzialmente bella e accogliente, alquanto brutta e trasandata, trasformando i bei marciapiedi in granito e gli eleganti corsi in porfido, oppure gli spazi per la passeggiata in fregio alle ville di via Manara, in una fogna a cielo aperto e in simboli del degrado dilagante.
L’appello, visto che non lo si può fare agli incivili padroni di incolpevoli cani che hanno il torto di non raccogliere le deiezioni dei loro amici a quattro zampe, lo rivolgo all’amministrazione comunale: in primis alla Polizia locale, perché cominci a sanzionare coloro che si comportano così con multe almeno altrettanto “profumate”… e agli addetti di Amaga perché trovino il modo di rìpulire i marciapiedi e le strade da tali e tante schifezze.
PULIRE LE STRADE, MULTARE CHI LE SPORCA
28/01/2021 - Giulio Signorini