Carissimo direttore, anche domenica scorsa Papa Francesco ha chiesto di pregare per i bambini ucraini, non c'è giorno che il Papa non torni a pregare per il popolo ucraino e questo è commovente, il Papa ci chiede di avere il suo stesso affetto per questo popolo martoriato e di rivolgere a Dio una pressante domanda di pace. Questo fa capire l'importanza del piccolo ma significativo gesto di sabato 10 dicembre nella Basilica di Santa Maria Nuova di Abbiategrasso, la santa messa proposta da Comunione e Liberazione per pregare per la pace, per accompagnare Papa Francesco nella sua appassionata e instancabile profezia per la pace. Era stato il Papa a chiedere agli aderenti al movimento di Comunione e Liberazione di pregare con lui per la pace, di fare tutto il possibile per dire al mondo che la pace è possibile. Rispondendo a questo invito Comunione e Liberazione di Abbiategrasso ha chiesto al parroco don Innocente una santa messa per la pace e lo ha ottenuto in una messa d'orario, così che quell'invito come ha sottolineato don Piero nell'omelia è per tutti come del resto il Papa ci richiama ogni giorno pregando con insistenza per la pace e chiedendoci di fare come lui. Nella messa dello scorso sabato in Basilica di Santa Maria Nuova mi ha colpito la sottolineatura fatta da don Piero di essere come il Papa testimoni di una profezia per la pace. Questo è la vita della comunità cristiana, un luogo dove Gesù ci educa a riconoscere che siamo tutti fratelli, figli dello stesso Padre. La Chiesa è profezia di pace perché vive già questa fratellanza e la porta a tutti. Così questa santa messa è stata una possibilità di imparare ad avere gli stessi sentimenti di Gesù e ad esprimerli insieme. Questo rende certi di una pace che Gesù sta costruendo e di cui dobbiamo riconoscerne i segni per seguirli come la stella dei Re Magi.
CON IL PAPA PER LA PACE
16/12/2022 - Gianni Mereghetti