Egregio direttore, un signore che conosco molto bene è rimasto disoccupato a 52 anni, può capitare. Tuttavia, avendo in corso un mutuo sulla casa, si è dato da fare. Ha iniziato come aiuto cuoco (puliva le pentole); poi ha trovato un lavoro come autista (alle 5 di mattina distribuiva il pane alle botteghe alimentari); attualmente lavora presso una ditta di manutenzioni stradali a circa 400 km. da casa. Partenza i lunedì alle 4 e rientro i venerdì alle 22 di sera. Parliamo di lavori tutti in regola con vitto, alloggio e buon stipendio. Questo signore ha un figlio che frequenta l’università, condivide una casa con altri studenti e il fine settimana fa il cameriere in un ristorante per non pesare troppo sull’economia della famiglia, stando sempre accorto di avere buoni voti per non perdere la borsa di studio. Perché racconto tutto ciò? Semplice, mi vengono in mente i signori dei 5 Stelle, strenui difensori del reddito di cittadinanza a favore di quelle persone che hanno difficoltà nel trovare un lavoro facile, non faticoso e vicino a casa… Il lavoro c’è, basta darsi da fare e non aver paura di sudare. Un detto milanese recita “Voeuja de laurà saltum adoss”. Non occorre la traduzione. Ringrazio per l’ospitalità
“IL LAVORO C’È…”
23/12/2022 - Giuseppe Rischio