Nello Yemen, dal 2015, si combatte una guerra che ha già visto morire 85.000 bambini e che, in base alle previsioni delle Nazioni Unite, potrebbe fare entro il 2030 un milione e trecentomila morti. La guerra è partita dalla rivolta degli houti che aveva portato alla destituzione di Mansur Hadi, presidente burattino dell’Arabia Saudita, destituzione che ha spinto la stessa Arabia e gli Emirati Arabi ad invadere il Paese con l’appoggio degli Stati Uniti del Nobel per la Pace Barack Obama. Attualmente, scaduto il cessate il fuoco durato sei mesi, i combattimenti non sono ancora ripresi ma il fuoco arde sotto la cenere... nel disinteresse totale dell’Occidente che si preoccupa solo se le bombe che ammazzano centinaia di migliaia di persone sono sganciate dai nemici degli USA. Ecco, sarei meno disgustato dall’ipocrisia di buonisti e pacifisti o filo-ucraini e filo-americani se nei media la più grave crisi umanitaria del globo trovasse un decimo dello spazio dedicato all’Ucraina e al suo diritto (?) di violare, per prima, gli accordi di Minsk, cosa che ha di sicuro “aiutato” la barbara reazione russa
YEMEN E UCRAINA: SCUSATE IL DISTURBO
23/12/2022 - Roberto Bellia