A PROPOSITO DI ACQUA NEL NAVIGLIO...

13/01/2023 - Pierangelo Russo

Dov'è finita l'acqua del naviglio? È solo un problema causato dalla siccità? É forse una scelta di opportunità economica? Cos'altro può essere? È una concausa di varie problematiche? Chi ha deciso di forzare una secca mai vista in un secolo? Sicuramente ci saranno motivazioni più o meno valide, ci piacerebbe conoscerle....terminate le domande, elencherei gli effetti di una tale devastante situazione.... una secca così lunga che si protrarrà fino ad aprile sta causando una serie di disastri....premettendo che storicamente le due secche annuali duravano non più di una 40ina di giorni a volta, e che poi l'acqua ci rimaneva anche se bassa, garantendo la sopravvivenza di fauna e flora ittica si interna al naviglio che nelle rogge laterali verso il Ticino. Ed ecco che questo ciclo da tempo è variato...le secche si sono prolungate sempre di più fino ad arrivare a questa devastante. É vero che sono stati portati in sicurezza i pesci, personalmente ho visto le operazioni di pescaggio.... non ho idea di dove siano stati portati, ma voglio pensare bene. Generalmente alcuni pesci in occasione delle secche periodiche, si riparano nelle cave e rogge laterali ....ora quest'ultime sono quasi completamente secche...cosa succederà fino ad aprile? Oltre hai pesci, il naviglio era ricco di una bio diversità ospitando anche mitili di acqua dolce che nelle secche (bagnate) sopravvivevano insieme ad altri innumerevoli organismi viventi utili per il mantenimento di tutta una serie di altri animali. Le rogge che poi affluivano al Ticino sono dopo secoli completamente secche...morte e con loro flora e fauna tra cui i rarissimi gamberi di fiume...biologi qui potrebbero elencare gli effetti di un danno ecologico irreversibile che avrà bisogno di molti anni per riportarsi in equilibri in un ambiente già contaminato da altre grandi problematiche quali il passaggio di centinaia di aerei che volano sul parco del Ticino prima di atterrare alla Malpensa.. Tra tutti questi danni che innescano un effetto domino nella natura, uno più che mai ha una connotazione più umana....ricchezza del nostro territorio e di tutti i comuni rivieraschi del Naviglio é il connubio tra le acque e la sua architettura, chiediamoci come mai di così tante ville patrizie sono nate lungo le sue sponde....la bellezza non è solo architettonica, ma vive nel cuore di chi è orgogliosamente nato e vissuto in questi luoghi, meta di turismo domenicale, luogo di ristoro e anche di una economia legata alla sua attrattiva....per noi che ci viviamo é come una amputazione di un organo vitale...sembra che sia calta una specie di una lugubre depressione ....ora finisco con un ultima domanda....i responsabili di questa scelta sono consapevoli di quello che stanno facendo, e hanno serie motivazioni per giustificare tutto ciò? Vi chiedo di mobilitarvi per fare sentire il nostro dissenso contro uno scempio di simile portata devastante....perché tutto ciò non diventi una consuetudine facciamo sentire la nostra voce.