Il 30 gennaio ricorre l'ottavo anniversario della salita al cielo di Sandro Rondena, l'architetto del cui amore alla bellezza oggi si può riscontrare traccia nel cenobio restaurato dell'Abbazia cistercense di Morimondo, nella bellissima chiesa di San Gaetano di Abbiategrasso sempre più luminosa e nei rapporti che rimangono vivi con uomini e donne legati in diverso modo a Gaudì e alla Sagrada Familia di Barcellona. Oggi fare memoria di Sandro non ha i toni di una nostalgia, anzi vibra di certezza e di gratitudine: certezza per un amico che è presente e che dal cielo ci ridice con forza che nulla di ciò che abbiamo vissuto insieme va perduto, perchè vi è un Altro che restituisce tutto cento volte di più; gratitudine perchè Dio con Sandro ci ha donato una grande personalità di fede che ci ha aiutato ad alzare lo sguardo al cielo con la sua testimonianza umana e con la sua arte intrisa di aperture all'infinito. In questo anniversario la presenza di Sandro ci raggiunge con il suo sguardo che sa trovare dentro la realtà i tratti scoperti della tenerezza di Gesù e li sa portare alla luce come ha spesso fatto con la sua opera di restauro che aveva un timbro ben chiaro, quello di svelare ciò che è nascosto ma vive e aspetta chi lo riporti davanti allo sguardo di tutti. Questo è stato ed è Sandro, un uomo che sa ciò che vale e dà la consistenza alla vita, e non ha altro compito di dire e ridire agli amici e alle amiche "guarda, Cristo è là, guarda bene che ha i suoi occhi diritti verso di te!" Domenica alle ore 18 nella Basilica di Santa Maria Nuova lo pregheremo così, gli chiederemo di non stancarsi mai di accompagnarci a rivolgere lo sguardo a Gesù.