Egregio direttore, mercoledì scorso ho avuto l’opportunità di partecipare, come uditore con il Comune di Albairate, alla Conferenza dei Servizi indetta dal Commissario Straordinario per gli interventi infrastrutturali sulla strada statale 11/494 “Collegamento Magenta-Vigevano”. Stiamo considerando un contesto territoriale, l’Abbiatense e il Magentino, ancora tutto a destinazione agricola, parte nel Parco del Ticino e parte nel Parco Agricolo Sud Milano. Un’area ricca di acqua, caratterizzata dalla presenza del sistema dei Navigli e da una fitta rete di rogge, cavi e fontanili che hanno reso fertile, nel corso dei secoli, questo lembo della Pianura Padana. Durante la presentazione del progetto da parte degli ingegneri dell’Anas (tratta A e tratta C) è emersa chiaramente l’interferenza di questa grande infrastruttura e dei suoi manufatti in calcestruzzo con il reticolo irriguo esistente. Al passaggio della Superstrada sono interessati il Naviglio di Bereguardo, la roggia Ticinello, il Naviglio Grande, la roggia Visconti, il cavetto Tosi, il cavo Negri, il fontanile Negri, il fontanile Varesino, il cavo Albani, il cavo Calvi, il canale Scolmatore e il Villoresi, oltre a tutta una serie di cavi secondari fondamentali per portare acqua alle campagne. Trattasi di un patrimonio storico-culturale e ambientale di inestimabile valore che ha contribuito alla ricchezza del territorio e alla bellezza del paesaggio. Il percorso della Superstrada genera problematiche legate alla futura funzionalità dei corsi d’acqua, alla gestione dei tratti in prossimità dell’infrastruttura e allo smaltimento delle acque di piena. Analizzando la documentazione progettuale si rileva che i generatori d’acqua (rogge, fontanili, Villoresi) possono by-passare l’opera solo in direzione ortogonale. Ciò comporta, necessariamente, una deviazione del loro naturale percorso con evidenti criticità al corretto defluire delle acque irrigue. Questi tratti, inoltre, dovranno essere tombinati con problemi legati alla manutenzione e all’individuazione dei soggetti deputati ad eseguirla. Il reticolo irriguo svolge anche una fondamentale funzione di pubblica utilità essendoci una stretta correlazione tra gli scarichi di piena delle fognature e i corsi d’acqua superficiali. Le fognature dei Comuni sono infatti collegate ai depuratori, ma nei periodi di intense precipitazioni atmosferiche scaricano le acque in eccesso, attraverso degli sfioratori, nei corsi d’acqua superficiali. In queste situazioni diventa fondamentale la perfetta e tempestiva pulizia degli alvei per evitare esondazioni che sono la principale causa, insieme al consumo del suolo e alla cementificazione, del dissesto idrogeologico. Purtroppo la Superstrada aumenta drasticamente questi fattori di rischio. Si creano i presupposti per una possibile modifica del delicato equilibrio idraulico-agrario con conseguenze negative per la sostenibilità economica delle aziende agricole locali già messe a dura prova dalla drammatica siccità del 2022, naturale conseguenza dei cambiamenti climatici in atto. Nel corso della Conferenza dei Servizi, il commissario straordinario, ovvero l’ingegner Eutimio Mucilli, si è detto disponibile all’ascolto e al confronto con tutti i soggetti interessati. Mi auguro davvero sappia valutare correttamente le istanze di chi, da oltre vent’anni, mette in evidenza i punti di debolezza di un progetto che danneggia in modo irreversibile il paesaggio agrario.
Paolo Bielli
Coltivatore Diretto
Albairate
PROGETTO ANAS, FATTORI DI RISCHIO PER IL BACINO IDROGRAFICO
27/01/2023 - Paolo Bielli