Carissimo direttore, è all'insegna dell'incertezza che il governo e le regioni stanno operando, un'incertezza che raggiunge il livello massimo sulla scuola. E' l'incertezza che tutti viviamo in questa pandemia. Bisogna che si capisca dall'esperienza come si possa superare questa incertezza. Molti chiedono più fermezza, altri chiedono più libertà e questa opposizione di interpretazioni aumenta il caos. Oggi sono rari gli esempi di persone che al posto di reagire istintivamente usano la ragione: forse sarebbe ora, invece di dar sfogo alle proprie opinioni, cercare di capire cosa significhi usare la ragione in questa situazione. Io le vedo le persone ragionevoli e le ammiro molto perchè sanno considerare tutti i fattori in gioco e non ne esaltano uno in opposizione agli altri. Queste persone hanno coscienza della forza del virus, del dolore e della morte che hanno portato e che continuano a minacciare, così queste persone mettono la voglia di vivere e di incontrarsi come fattore determinante: un uomo vuole vivere, vuole incontrare gli altri!. Così queste persone non rifiutano le regole ma le vedono come forme che la voglia di vivere e di incontrarsi rendono necessarie. È ribaltata la cultura delle regole: sono per l'uomo le regole, perchè viva di più, perchè trovi spazi di incontri sempre più ampi! Questo può vincere l'incertezza, la ragione che è quella capacità che l'uomo ha di considerare tutti i fattori in gioco. Ci sarà ancora spazio per la ragione in questo mondo segnato dalla pandemia?
CONTRO L'INCERTEZZA C'E'LA RAGIONE
08/01/2021 - Gianni Mereghetti