Egregio direttore, le chiedo gentilmente di ospitare questa mia breve riflessione nella pagina delle Lettere al Giornale e la ringrazio anticipatamente per l’ospitalità che vorrà accordarmi. La saggezza è una virtù rara in un mondo esposto ad alta globalizzazione. A tale realtà mi è caro ricordare un più che mai utile insegnamento legato ad una vecchia favola datata al periodo di scuola elementare. La favola si intitola “Il buffone del re”. Un re aveva al suo servizio un buffone di corte che gli riempiva le giornate di battute e scherzi. Un giorno, il re affidò al buffone il suo scettro dicendogli: «Tienilo tu, finché non troverai qualcuno più stupido di te: allora potrai regalarlo a lui». Qualche anno dopo, il re si ammalò gravemente. Sentendo avvicinarsi la morte, chiamò il buffone, a cui in fondo si era affezionato, e gli disse: «Parto per un lungo vuaggio». «Quando tornerai? Fra un mese?». «No - rispose il re - non tornerò mai più». «E quali preparativi hai fatto per questa spedizione?», chiese il buffone. «Nessuno!», fu la triste risposta. «Tu parti per sempre - disse il buffone - e non ti sei preparato per niente? To', prendi lo scettro: ho trovato uno più stupido di me!». Morale della favola. Quando tutti pensano nello stesso modo, nessuno pensa molto. C'e gente che "conta molto" anche se dice solo stupidaggini. Ci sono "grandi" che sono tali perché i "piccoli" non hanno voglia di opporsi. O non abbastanza coraggiosi per affermare le proprie opinioni. E' un gioco rischioso. Dice Gesù: «Tutti quelli che dichiareranno pubblicamente di essere miei discepoli, anch'io dichiarerò che sono miei, davanti al Padre mio che è in cielo. Ma quelli che pubblicamente diranno di non essere miei discepoli, anch'io dirò che non sono miei, davanti al Padre mio che è in cielo» (dal vangelo secondo Matteo, capitolo 10, versetti 32-33).
UNA FAVOLA SEMPRE ATTUALE
10/02/2023 - Luigi Bertolini