Gentile direttore,
una lettura di questi giorni, tratta da un racconto, ha colto il mio interesse sull'evento straordinario della Santa Pasqua.
Al tempo della propaganda antireligiosa in Russia, un commissario del popolo aveva presentato brillantemente le ragioni del successo definitivo della scienza: si celebrava il primo viaggio spaziale nell'anno 1961.
Era il momento di gloria del primo cosmonauta Gagarin.
Ritornato sulla terra, aveva affermato che aveva avuto un bel cercare, nel cielo! Dio proprio non l'aveva visto.
Il commissario tirò la conclusione, proclamando la sconfitta definitiva della religione.
Il salone era gremito di gente, la riunione era ormai alla fine.
«Ci sono delle domande?», chiese il commissario.
Dal fondo della sala un vecchietto che aveva seguito il discorso con molta attenzione disse sommessamente: «Christos anesti!!» (ovvero «Cristo è risorto!!»); il suo vicino ripeté più forte: «Christos anesti!!»; un altro si alzò e gridò, poi un altro ancora, infine tutti si alzarono gridando: "Christos Anesti!! Cristo è risorto!!». E il commissario si ritirò, confuso e sconfitto.
Al di là di tutte le discussioni, c'è un fatto. Per la sua descrizione basterà sempre un francobollo: «Christos anesti».
Tutto il Cristianesimo è condensato in un fatto; non si può niente contro di esso. I filosofi possono disinteressarsi del fatto, ma non esistono altre parole capaci di dar slancio all'umanità: Gesù è risorto!! Il Signore è risorto! (Gv 20,1-9)
Grazie per l'ospitalità.
LA PASQUA: UN FATTO CHE, SOLO, DÀ SLANCIO ALL'UMANITÀ
11/04/2023 - Luigi Bertolini