Carissimo direttore, il Primo Maggio ha in un modo e nell'altro messo all'attenzione di tutti il lavoro; sono emersi anche netti i contrasti politici che fanno male al mondo del lavoro che dovrebbe essere uno spazio dove si cerca il bene comune.
Una grande mancanza però vi è stata, nessuno che si sia chiesto o abbia chiesto che senso abbia il lavoro in questa società. Questa è stata una domanda del tutto dimenticata non so se consapevolmente e al di là delle più buone intenzioni, e questo è un segno preoccupante perché significa che si lavora perché lo si deve fare e non perché abbia senso, non perché attraverso il lavoro l'essere umano si realizzi.
Questa domanda va riproposta e con decisione perché prima di tutte le questioni sindacali, pur giuste e da affrontare, ciò che è decisivo per l'uomo e la donna d'oggi è che il lavoro che con le nuove tecnologie sta cambiando abbia senso, che sia per il bene di ogni persona.
IL PRIMO MAGGIO E LA DOMANDA SU CH SENSO ABBIA IL NOSTRO LAVORARE
02/05/2023 - Gianni Mereghetti