Caro direttore, il 22 dicembre ho fatto uno screening mammografico presso l’ospedale Cantù e l’8 gennaio avrei dovuto ritirare il referto. Come da promemoria leggo che al venerdì l’orario per il ritiro è fino alle ore 18.

Così l’8 gennaio alle 17, uscita dal lavoro, mi reco in Piazza Samek, ma trovo tutti gli sportelli chiusi.

C’è solo una dipendente dell’ospedale la quale mi dice che l’orario è cambiato, ma che non sa dirmi nemmeno quale sia se non invitarmi a leggere i fogli attaccati alle pareti.

Ora io mi chiedo, ma perché al Cantù rilasciano gli orari di ritiro referti errati? Data l’importanza dello screening effettuato devo consolarmi col fatto che «se c’è qualcosa di anomalo la chiamiamo noi» (fortunatamente non mi hanno chiamata)?

Personalmente lo ritengo un vero e proprio disservizio al cittadino e in tutta sincerità poco m’importa se la prestazione era gratuita o se il motivo è che siamo in emergenza.

Cordialmente