Egregio direttore, di fronte alla morte di una persona, accanto al dolore, l’atteggiamento prevalente per un credente è la pietas cristiana e, soprattutto, la preghiera; forse solo in pochi si affaccia il pensiero che anche per noi quel giorno, ad ogni battito, si avvicina.
“Oggi” mi chiedo: si è in grado di avere sempre una visione critica, come pure quando era in vita? È espressione di saggezza ed onestà non tacere il male che ci può condizionare, in vista dell’impegno di migliorarsi sempre, avere la forza di chiedere perdono.
I veri amici sono coloro che non ti stanno accanto per sempre lodarti, ma chi ha il coraggio di parlare apertamente, coram populo, se sbagli.
Quando la nostra “candela” si spegne, riflettiamo, oggi, che ciò che conta non è quanta cera lascia, ma quanta luce ha diffuso: "Sic luceat lux vestra coram hominibus" (liturgia odierna 13 giugno, Sant'Antonio da Padova).