Egregio direttore, chi scrive non è un negazionista di questo famigerato Coronavirus però mi piacerebbe, quando il tutto sarà passato, che lor Signori ci dicessero la verità. Quando il potere grida “allarme” spesso mente. A metà degli anni ’70 iniziò un’intensa propaganda mediatica inerente al petrolio, fonte primaria di energia. Si raccontava, con toni drammatici, che il petrolio si avviava all’esaurimento, furono istituite domeniche senz’auto per risparmiare benzina, le illuminazioni cittadine venivano spente, si parlava del problema dell’approvvigionamento energetico, di energia nucleare come unica via di uscita dalla crisi incipiente. Però, tutta quella campagna martellante era falsa, le sue proiezioni erano errate. Tant’è vero che oggi, a 50 anni di distanza, il petrolio è ancora disponibile e ha subito forti ribassi al punto che i paesi produttori quasi pagano per farlo portare via... quella propaganda era falsa, ma qualcuno ci guadagnò! Guadagnarono le aziende petrolifere il cui prodotto risultava più pregiato a causa della presunta rarità; trasse profitto l’industria nucleare che vedeva aumentare la propria popolarità e le proprie azioni; si avvantaggiarono anche i politici che avevano qualche cosa da dire, invece di affrontare i problemi reali. Quando il potere grida “Allarme Pericolo” è sempre bene in prima istanza non credergli poi, con un po' di analisi, si scoprirà che mentiva.
LA STORIA INSEGNA
15/01/2021 - Giuseppe Rischio