Gentile direttore, ho scaricato il prospetto statistico degli abbiatensi nei primi tre trimestri del 2023 ripartiti per classe di età.
Di solito le aggregazioni statistiche per scopi occupazionali identificano la popolazione attiva dai 15 ai 64 anni.
In questo caso ho preferito creare tre classi:
a) Quella fino a 19 anni dove i residenti di quelle età vivono stabilmente in città e in gran parte trovano soddisfazione alle loro esigenze quotidiane.
b) Quella da 20 fino a 65 anni che devono cercare fuori città il lavoro o l'università se non riescono a soddisfare localmente le proprie esigenze.
c) Quella da 65 anni in su che escono dalla città per cura o per valorizzare il tempo libero disponibile nel dopo pensione.
Questa unilaterale e per niente scientifica suddivisione consente una prima sommaria considerazione:
"metà dei residenti se non trova lavoro o istituzioni in città è costretta ad usare un mezzo di trasporto proprio o quello pubblico per colmare il gap di mobilità e di offerta socio-culturale dei residenti in provincia".
Circa diecimila abbiatensi vivono da decenni di un grave deficit di servizi e collegamenti (lavoro, istruzione, sanità, tempo libero, relazioni socio-economiche).
Finalmente in una riunione della Commissione consiliare II del Comune di Abbiategrasso si è scelto di conoscere approfonditamente la viabilità attuale. Questa giusta scelta sarebbe pura accademia se non fosse accompagnata da una fase di riflessione sul futuro, iniziando dagli anni di transizione a quelli dopo il 2026.
Il dopo non è scontato; occorrerà un impegno sinergico per profittare delle occasioni che certamente si presenteranno.
RIFLESSIONI SULL'ANDAMENTO DELLA POPOLAZIONE ABBIATENSE IN FUNZIONE DELLA MOBILITÀ
13/09/2023 - Francesco Mirenda