Carissimo direttore,
voglio fare qualche osservazione, se mi è permesso, sull'intervento dell'arcivescovo monsignor Mario Delpini che mi ha commosso; mi preme farle anche se io non ho nessuna carica pastorale né alcuna responsabilità in altri ambiti.
Le confesso che sono andato all'incontro di lunedì sera curioso di sapere che indicazioni avrebbe dato l'arcivescovo per fare l'unità pastorale: come si metteranno insieme Santa Maria e San Pietro (che mi sembra una mission impossible), e poi che ne sarà degli attuali sacerdoti. Era una curiosità superficiale, lo so, ma anch'io ero caduto in questa deriva che vede l'unità pastorale come un problema organizzativo e di composizioni di fratture storiche.
Che commozione, invece, quando Delpini ha iniziato a parlare e ha subito bypassato queste mie problematiche sfidandomi a riconoscere cosa sia l'esperienza cristiana, la presenza reale di Cristo oggi, che offre speranza ad ogni uomo, anche ai tanti "disperati" che vi sono in Abbiategrasso e che hanno bisogno di chi porti loro la bellezza del cristianesimo che rende affascinante la vita! E ugualmente che commozione quando monsignor Delpini ha fatto vedere che equilibrismi e compromessi non portano a nulla, ma ciò di cui tutti abbiamo bisogno è la carità, perché è questo prendersi cura gli uni degli altri che veramente genera unità!
Sono andato a sentire monsignor Delpini mosso da una curiosità mondata, sono uscito dalla basilica di Santa Maria lunedì sera grato di aver incontrato un pastore che ha colto il mio bisogno umano e mi ha sfidato a vivere il rapporto con Cristo, da cui viene tutto.
Ora mi interessa anche la pastorale, che a dire il vero non mi ha mai attratto; perché ciò di cui ha parlato monsignor Delpini è la vita e paragonarsi sulla vita e le sue domande mi interessa tantissimo, rende affascinante il vivere e l'incontrarsi, rende appassionante il costruire insieme.
Sono molto grato a monsignor Delpini, lunedì sera mi ha testimoniato come mettere al centro Cristo di fronte a ciò che la realtà chiede, senza piegarmi alla mentalità dominante, ma facendo mio il giudizio di Gesù.
RIFLESSIONI E GRATITUDINE DOPO L'INCONTRO CON L'ARCIVESCOVO
20/09/2023 - Gianni Mereghetti