Carissimo direttore,
in questi giorni si parla e si scrive di questione dei migranti e degli scontri che vi sono a proposito tra i capi di stato delle diverse nazioni europee. È tutto molto squallido, segno di una perdita delle origini dell'Europa dove a fondamento vi era l'accoglienza dell'altro. Leggendo o ascoltando i commenti dei vari leader europei mi viene in mente Pasolini che diceva: «Al sociologo e al politico di professione non importa personalmente nulla di "questo" giovane, di "questo" operaio. Invece a me personalmente è la sola cosa che importa».
È quello che sta succedendo, ai politici interessa il problema dei migranti e come dividerlo equamente, il che è anche giusto, ma c'è una questione che viene prima, non esiste il problema migranti, esistono persone che hanno una domanda, che gridano chiedendo uno sguardo, un'accoglienza. A chi oggi personalmente importa il destino di "questo" giovane migrante, di "questa" donna migrante, di "questo" bambino migrante?
IL "PROBLEMA" DEI MIGRANTI PER LA POLITICA E LA DOMANDA SUL LORO DESTINO
26/09/2023 - Gianni Mereghetti