Preg.mo direttore, buonasera.
L'animo umano non appare così forte e nobile come quando rinuncia alla vendetta ed osa perdonare un torto.
Ecco un significativo racconto che ho recentemente letto.
Un giorno un saggio consegnò al suo discepolo un sacco vuoto ed un cesto di patate, dicendogli: «Pensa a tutte le persone che hanno fatto o detto qualcosa contro di te recentemente, specialmente quelle che non riesci a perdonare. Per ciascuna scrivi il nome su una patata e mettile nel sacco».
Il discepolo pensò ad alcune persone e rapidamente il suo sacco si riempì di patate.
«Porta con te il sacco dovunque vai, per una settimana - disse il saggio - Poi ne riparleremo».
Inizialmente il discepolo sottovalutò la proposta; portare il sacco non era particolarmente gravoso. Dopo un po', però, il fardello divenne sempre più pesante, anche se il suo peso rimaneva invariato. Qualche giorno più in là, il sacco cominciò a puzzare; le patate marce emettevano un odore acre. Non era solo faticoso portarlo; era anche sgradevole! Finalmente la settimana terminò. «Nessuna riflessione sulla cosa?», chiese il saggio. «Si, maestro!», rispose il discepolo. «Quando siamo incapaci di perdonare gli altri, portiamo sempre con noi emozioni negative, proprio come queste patate. Questa negatività diventa un fardello per noi e peggiora nel tempo», spiegò il saggio.
«Sì, questo è esattamente quello che accade quando si coltiva il rancore. Allora, come possiamo alleviare questo fardello?», chiese il giovane discepolo. «Dobbiamo sforzarci di perdonare! Perdonare qualcuno equivale a togliere una patata dal sacco. Quante persone per cui provavi rancore sei capace di perdonare?», disse il saggio.
«Ci ho pensato molto maestro! Mi è costata molta fatica, ma ho deciso di perdonarli tutti», concluse il discepolo.
IL PERDONO È LA VIRTÙ DEI CORAGGIOSI
16/01/2024 - Luigi Bertolini