Pregiatissimo direttore,
chi conosce tutte le risposte, non si è fatto tutte le domande, ci sono persone che sanno tutto e purtroppo è tutto quello che sanno.
A tal proposito un racconto ha destato la mia curiosità.
Un giorno, uno dei più grandi professori dell'Università', candidato al Premio Nobel, famoso in tutto il mondo, giunse sulle rive di un lago.
Chiese ad un barcaiolo di portarlo a fare una navigazione sul lago con la sua barchetta. Il brav'uomo accettò. Quando furono al largo, lontani dalla riva, il professore cominciò ad interrogarlo.
«Conosci la storia?». «No».
«Allora un quarto della tua vita è perduto».
«Conosci l'astronomia?». «No».
«Allora due quarti della tua vita sono perduti».
«Conosci la filosofia?». «No».
«Allora tre quarti della tua vita sono perduti».
All'improvviso prese ad infuriare una tremenda tempesta. La barchetta, in mezzo al lago, veniva sballottata come un guscio di noce. Gridando sopra l'infuriare del vento, il barcaiolo si rivolse all'esimio professore.
«Sa nuotare?».... «No!», rispose il professore.
«Allora tutta la sua vita è perduta!».
È particolarmente significativa a tal proposito una testimonianza del grande scrittore Ernest Hemingway: «Non c'è nulla di nobile nell'essere superiori a qualcun altro. La vera nobiltà è essere superiore a chi eravamo ieri».
LA PRESUNZIONE E LA VERA SUPERIORITÀ
24/01/2024 - Luigi Bertolini