Pregiatissimo direttore,
le chiedo di ospitare sulle pagine del suo giornale questo breve racconto e la ringrazio in anticipo.
Un padre ricco, desiderando che suo figlio conoscesse il significato della povertà, gli fece trascorrere alcune giornate con una famiglia di contadini in uno sperduto Paese del Sudamerica.
Il bambino trascorse tre settimane insieme a loro. Al suo rientro, mentre con la famiglia stava ritornando in macchina verso la casa, il padre gli chiese: «Che cosa mi racconti della tua esperienza?».
«Bella!», rispose il bambino.
«Hai imparato qualcosa?»', insistette il padre.
Il bambino allora iniziò a parlare: «Noi abbiamo un cane e loro ne hanno quattro; noi abbiamo una piscina con acqua trattata, che arriva in fondo al giardino, mentre loro hanno un fiume con acqua cristallina, pesci ed altre belle cose. Noi abbiamo la luce elettrica nel nostro giardino, ma loro hanno le stelle e la luna.... Il nostro giardino arriva fino al muro, il loro fino all'orizzonte. Noi compriamo il nostro cibo; loro lo coltivano, lo raccolgono e lo cucinano. Noi ascoltiamo CD.... loro ascoltano una sinfonia continua di pappagalli, grilli ed altri animali, talvolta accompagnata dal canto di un vicino che lavora la terra. Noi utilizziamo il microonde; ciò che cucinano loro ha il sapore del fuoco. Noi per proteggerci viviamo circondati da recinti con allarmi... loro vivono con le porte aperte, protetti dall'amicizia dei vicini. Noi viviamo collegati al cellulare, al computer, alla televisione, mentre loro sono collegati alla vita, al cielo, al sole, all'acqua, ai campi, agli animali e alle loro famiglie».
Il padre rimase molto impressionato dalle riflessioni del figlio che serenamente gli disse: «Grazie papà per avermi insegnato quanto siamo poveri!».
Ogni giorno diventiamo sempre più poveri perché non sappiamo apprezzare la natura.
È FONDAMENTALE RISPETTARE LA NATURA
06/03/2024 - Luigi Bertolini