LA CROCE, UNICA SALVEZZA

19/03/2024 - Luigi Bertolini

Pregiatissimo direttore,
essendo ormai prossimi alla Settimana Santa, ecco un breve racconto che ha colto la mia attenzione.
Un uomo sempre scontento di sé e degli altri continuava a brontolare con Dio dicendo: "Chi l'ha detto che ognuno deve portare la propria croce? Possibile che non esista un modo per evitarla? Sono veramente stanco dei miei pesi quotidiani!". Il buon Dio gli rispose con un sogno. Egli vide che la vita degli uomini sulla terra era un'interminabile processione. Ognuno camminava lentamente con la sua croce sulle spalle.
Anche lui partecipava al lungo corteo avanzando a fatica con la sua croce personale. Dopo un po' si accorse che la sua croce era troppo lunga e per questo faticava ad avanzare. Pensò: "Sarebbe sufficiente accorciarla un po' così tribolerei molto meno". Con un taglio deciso accorciò la sua croce di un bel pezzo e quando ripartì si accorse che poteva camminare molto più speditamente. Senza tanta fatica giunse a quella che sembrava la meta della processione: era un burrone, una larga ferita nel terreno, oltre la quale cominciava la Terra della Felicità eterna. Era una visione incantevole quella che si vedeva dall'altra parte del burrone, ma purtroppo non c'erano ponti, né passerelle per attraversare. Eppure gli uomini passavano con facilità. Ognuno si toglieva la croce dalle spalle, l'appoggiava sui bordi del burrone e poi ci passava sopra. Le croci sembravano fatte su misura; congiungevano esattamente i due margini del precipizio. Passarono tutti, ma non lui perché aveva accorciato la sua croce, che ora non arrivava dall'altra parte del baratro.
L'uomo si mise a piangere e a disperarsi. Pensò: "Ah! Se l'avessi saputo...".
La croce è l'unica via di salvezza per gli uomini, l'unico ponte che conduce alla vita eterna.
Grazie di cuore per l'ospitalità.