Pregiatissimo direttore,
ecco di seguito un nuovo racconto che le chiedo la cortesia di ospitare sul suo giornale.
Al primo convegno mondiale delle strade parteciparono le rappresentazioni ufficiali di milioni di strade che attraversano ogni paese del mondo, sotto tutti i meridiani ed i paralleli.
Parteciparono: strade grandiose e stradine minuscole, superbe autostrade a dodici corsie e sentieri sperduti nella giungla, mulattiere di montagna e strade ferrate, viottoli ciottolosi e strade imperiali, stradine silenziose e rumorosi lungomari sudamericani.
Nelle prime file sedevano: la strada dei Fori Imperiali ed il Boulevard des Champs Elysees, una stradina nel bosco e la grandiosa Avenida 9 de Julio di Buenos Aires, la via Appia e le Ramblas di Barcellona, Wall Street di New York e la pista Sahariana di Dakar.
Presiedeva la vaticana Via della Conciliazione.
Furono affrontati i più complessi problemi del settore: dalle diverse tipologie di asfaltatura ai cedimenti fognari nelle metropoli intasate dal traffico, dalle carenze di illuminazione notturna alla riforma della segnaletica.
Dopo tre giorni di confronto serrato, di lauti pranzi di lavoro, di confortanti soste al bar e di annoiati letarghi, finalmente si giunse al momento più atteso, cioè l'elezione della strada più importante del mondo.
Cominciò così la solita caccia ai voti, con scontri a non finire, rivendicazioni accanite e tentativi di corruzione.
Dopo molteplici interventi, dal fondo della sala chiese la parola un'esile, fragile e pallida stradina che era rimasta finora in silenzio; era la rappresentante ufficiale delle "stradine d'ingresso ai cimiteri". Anche lei, come milioni di sue sorelle, è vissuta sempre tra due file di cipressi, regolarmente inghiaiata di tristezza ed irrorata di lacrime. Con voce sottile ma ferma disse: «Care sorelle, voi correte instancabilmente sulla faccia della terra senza fermarvi mai a pensare. Voi accompagnate la gente su e giù, a destra e a sinistra senza porvi grosse domande. Ebbene, non dimenticatelo mai! Sia che siate ricche, sia che siate povere, importanti o dimenticate, alla fine tutti i vostri utenti dovranno necessariamente percorrere la stessa inevitabile stradina, senza possibilità di inversione di marcia. Tenetelo ben presente prima di votare!».
Fu così eletta all'unanimità come la stradina più importante del mondo....
Grazie di cuore per l'ospitalità.